[18/04/2012] News

I parchi eolici offshore fanno bene ai pesci

Il Danmarks tekniske Universitet - Institut for akvatiske ressourcer (Dtu Aqua) ha pubblicato la ricerca "Effect of the Horns Rev 1 Offshore Wind Farm on Fish Communities. Follow-up Seven Years after Construction" (Effetti del parco eolico Horns Rev 1 Offshore sugli stock ittici. Follow up a sette anni dalla realizzazione), il  primo studio danese sugli impatti di uno dei più grandi parchi eolici offshore del mondo, Horns Rev.

Il monumentale lavoro, realizzato in collaborazione con DhiI e NaturFocus, dimostra che le pale eoliche e i pesci convivono felicemente anzi, diverse specie ittiche sono addirittura aumentate di numero.  «Questo studio - dice il team di ricercatori danesi - è il primo ad aver esaminato gli effetti dei parchi eolici danesi sulla vita marina, ma i suoi risultati verranno replicati negli altri 11 parchi eolici situati nelle acque nazionali».

Il gigantesco parco eolico offshore Horns Rev 1, situato al largo dell'isola di Anholt, è dotato di 80 enormi turbine in acque poco profonde, non più di 20 metri, e brulicanti di pesci. Ancor prima che le pale eoliche offshore venissero costruite i ricercatori del Dtu Aqua avevano realizzato un censimento dei pesci che vivono nell'area, poi hanno confrontato i dati con la situazione trovata 7 anni dopo che le pale eoliche hanno iniziato a girare ed a produrre energia e il biologo Claus Stenberg, principale autore del rapporto, spiega che «Il nostro studio ha dimostrato che le turbine non hanno avuto influenzato negativamente la vita dei pesci presenti nell'area. Specie come il tordo dorato, il blennide viviparo e il lompo, che amano gli ambienti rocciosi, si sono stabilite in quest'area. Quanto più ci avvicinavamo alle basi delle turbine, tante più specie scoprivamo».

Insomma, al basamento delle turbine eoliche si è creato un vero e proprio ambiente di scogliera, molto ricco di specie,  e non ha posto nessun problema per il "cicerello" (sand eel, un ammoditide), uno dei pesci più importanti per l'industria della pesca danese: «Lo studio dimostra che le fattorie eoliche non rappresentano una minaccia né sono di particolare interesse per il "cicerello". L'anguilla di sabbia dipende dalla sabbia fine, in cui si seppellisce, per vivere, e le pale eoliche  non hanno avuto effetti sulle dimensione dei granelli di sabbia sul fondo, né hanno avuto alcun impatto sul numero di sand eel».

Secondo i ricercatori, «Bisogna ringraziare la collocazione delle turbine dell'Horns Rev 1, le cui basi sono inserite in profondità nel fondale marino e circondate da grandi ammassi di rocce. Queste strutture servivano originariamente a stabilizzare e proteggere le turbine, evitando che le correnti marine scavassero profondi canali nella sabbia, ma si sono trasformate in barriere artificiali che offrono ai pesci le condizioni ottimali per vivere: qui, infatti, le specie ittiche trovano riparo e cibo a sufficienza, motivo per cui sempre più pesci vengono attirati verso il fondale roccioso, che, a sua volta, ha generato habitat per molte nuove specie». 

Stenberg evidenzia che «L'Horns Rev 1 è situato in un ambiente estremamente inospitale dove l'azione delle onde è molto forte. Ciò significa, ad esempio, che le foreste di alghe e i piccoli pesci che le abitano non riescono a insediarsi. In prospettiva, pertanto, gli effetti positivi della barriera potrebbero essere ancora maggiori in un parco situato in un'area più protetta, come il Kattegat». Da quando Horns Rev 1 è stato costruito, l'area è stata chiusa a tutte le attività di pesca, quindi il parco è diventato una sorta di mini area protetta, anche se è troppo piccolo per aver potuto incidere significativamente  sugli stock ittici locali.  

Stenberg  conclude: «I nostri studi suggeriscono che Horns Rev 1 è troppo piccolo per funzionare come una vera area marina protetta marina (Amp), perché nel loro ciclo vitale i pesci utilizzano una superficie molto maggiore del solo parco eolico. Presumibilmente, però, parchi eolici situati in prossimità l'uno all'altro potrebbero avere un effetto combinato positivo sulla deposizione delle uova e la sopravvivenza degli avannotti, così come le centrali eoliche che si trovano a valle di altre possono agire come una sorta del corridoio di dispersione per le uova e le larve».

 

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