[12/04/2012] News toscana

Gas, gare per la distribuzione: Cispel invita Regione e comuni a pensare di ridurre gli ambiti

Il presidente di Confservizi Cispel Toscana, Alfredo De Girolamo, durante un seminario di studio sul settore del gas organizzato dall'Associazione assieme a Ti Forma, ha lanciato un suggerimento a Regione Toscana e ai comuni. «Sulla base delle necessarie valutazioni da fare da un punto di vista economico, finanziario e fiscale, proponiamo di approfondire le possibilità di una riduzione degli 11 ambiti, puntando a bandire un numero più limitato di gare. Scelta che potrebbe comportare migliori economie di scala, e avviare sinergie fra le tre aziende toscane».

I comuni dovranno, infatti, organizzare delle gare per la concessione per 12 anni del servizio, gare che avranno come base territoriale gli 11 ambiti ottimali "minimi" definiti dal ministero delle Attività produttive del governo Berlusconi e che corrispondono più o meno alle province, con la divisione di quella di Firenze in due. In Toscana tuttavia ci sono tre sole aziende: Toscana Energia, Estra e Asa, alle quali si aggiunge una significativa presenza dell'Enel. Per Cispel la Regione Toscana potrebbe, di concerto con i comuni, approvare un provvedimento che indichi una nuova perimetrazione degli ambiti di gara per la distribuzione di gas, ipotesi resa possibile dal testo finale della legge di conversione del Decreto Cresci Italia (art 25, comma 1) che prevede che le Regioni organizzino "lo svolgimento dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica in ambiti o bacini territoriali e omogenei tali da consentire economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l'efficienza del servizio, entro il termine del 30 giugno 2012".

«Una situazione ideale per lanciare un nuovo segnale importante di razionalizzazione e crescita industriale - ha sottolineato De Girolamo - Le gare possono produrre effetti importanti sugli assetti industriali di questa Regione producendo un ulteriore salto di qualità delle imprese pubbliche e miste toscane, un ulteriore processo di integrazione e concentrazione, capace di dotare la Toscana di un polo industriale energetico forte, capace di sostenere le scelte e gli investimenti per quella rivoluzione energetica che ci attende da qui al 2020». 

Per Cispel è importante seguire con attenzione cosa sta accadendo nel settore della distribuzione del gas: «è già molto avanti nell'integrazione e apre l'intensa fase di riorganizzazione e liberalizzazione dei servizi pubblici locali che farà della Toscana una delle regioni più aperte alla concorrenza d'Europa».

Per quanto riguarda gli effetti sul prezzo del gas rilevabili sulle bollette di famiglie e imprese invece non ci sono notizie positive, spiegano dall'associazione . Le gare infatti, che hanno un valore complessivo di 1,8 miliardi di euro, produrranno un effetto limitato sui prezzi del gas per famiglie e imprese che hanno subito un aumento dell'1,8% deciso dall'Autorità in marzo dopo la crisi prodotta dall'ondata di gelo. L'attività di distribuzione rappresenta circa il 14 % del costo totale della bolletta e anche un ribasso in gara del 5% produrrebbe un effetto sui consumatori dello 0,7%. In questo settore effetti sulle tariffe possono derivare solo su una riduzione del costo della materia prima (40 % del valore della bolletta) o da una riduzione delle accise e delle tasse (35% del valore della bolletta). «Solo una maggiore liberalizzazione degli approvvigionamenti  grazie ai rigassificatori e ai super gasdotti come Galsi e South Stream, e interventi fiscali possono produrre la tanto attesa riduzione del costo energetico per famiglie ed imprese», ha concluso De Girolamo.

 

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