[10/04/2012] News

A Filicudi rivolta contro il pontile galleggiante che mina paesaggio, natura e archeologia

A Filicudi, nelle Isole Eolie, è in atto una vera e propria ribellione contro la costruzione, nella zona dello scalo d'alaggio, di un pontile galleggiante per servizi alla nautica da diporto. C'è già una petizione con 400 firme, tra turisti e residenti, inviata alle autorità competenti - compreso il  sindaco e la Regione - per cercare di bloccare una iniziativa, va ricordato già bocciata anche nel 2011 nell'area di Pecorini. L'avv. Nicola Giudice, incaricato dai firmatari di seguire la vicenda ha dichiarato nell'intervista rilasciata a Teleisole: «Le motivazioni del no alla struttura sono da ricondurre soltanto alla tutela paesaggistica». 

Il 30 agosto 2011 sono stati individuati e recuperate, dopo una accurata ricerca condotta nei fondali di Filicudi dai sommozzatori dei Carabinieri sulla base delle indicazioni degli archeologi della Soprintendenza del Mare, due ancore romane, databili dal II sec. a.C. al III sec. d.C., che attualmente sono in  custodia temporanea al parco archeologico delle Isole Eolie. Successivamente la Soprintendenza del Mare ha effettuato prospezioni subacquee e sono state rinvenute altre due ancore in piombo, 9 ancore in ferro, una grande ancora in ferro di epoca moderna e due ancore sempre in ferro di età bizantina, ad una profondità che varia tra i 35 e i 50 metri. In seguito al rinvenimento delle ancore, che vanno dall'età imperiale romana all'età araba e fino al periodo moderno, la Soprintendenza sta effettuando studi e ricerche sul sito e sottolinea che si tratta di una zona ancora non esplorata che merita una ricerca approfondita per verificare la presenza di relitti o ulteriori evidenze archeologiche.

Nella petizione si legge: «L'isola di Filicudi è un luogo incontaminato e ricco di risorse naturali e culturali: i suggestivi fondali sommersi con le praterie di Posidonia (specie protetta), i percorsi archeologici, gli straordinari aspetti della flora e della fauna. Sino ad ora è stata garantita l'integrità di Filicudi perché nell'isola si è sviluppato un turismo rispettoso e responsabile, attratto dalla bellezza e dalla tranquillità dei luoghi. Ma adesso la Baia del Porto di Filicudi rischia di essere deturpata dalla prossima realizzazione di un pontile galleggiante con basamento in calcestruzzo, della lunghezza di 75 m, per consentire l'attracco di circa 50 imbarcazioni.  Gli abitanti e gli amanti di Filicudi si oppongono al progetto: i pilastri in calcestruzzo distruggerebbero i fondali sommersi ed altererebbero il paesaggio incontaminato della Baia; la presenza del pontile farebbe aumentare il numero e le dimensioni delle barche attraccate, con la conseguenza di alterare irreversibilmente il modello di turismo di qualità che sino ad ora ha garantito il mantenimento delle bellezze dell'isola; il continuo movimento delle imbarcazioni metterebbe a rischio gli importantissimi reperti archeologici di Capo Graziano (in parte sommersi); per la sua ubicazione, il pontile impedirebbe la libera fruizione della spiaggia del Porto, l'unica baia dell'isola agevolmente fruibile per i turisti, le famiglie isolane ed i bambini; essendo collocato in prossimità dello scalo d'alaggio, il pontile intralcerebbe il varo e l'approdo delle imbarcazioni tradizionali e dei piccoli pescatori. Gli abitanti e gli amanti di Filicudi chiedono pertanto che il progetto venga ritirato, eliminando quindi la possibilità di realizzare il previsto pontile nella Baia del Porto di Filicudi».

 

La petizione può essere firmata on-line 

http://www.firmiamo.it/filicudi-no-pontile

 

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