[05/04/2012] News toscana

Arno, siccità: la Commissione tutela delle acque riduce i rilasci da Bilancino

Il bacino dell'Arno è in sofferenza idrica da tempo e i modelli previsionali delle precipitazioni piovose non forniscono dati incoraggianti. Secondo i meteorologi del Consorzio Lamma, in aprile sono attese precipitazioni nella media del periodo, piogge non sufficienti a far risalire la falda freatica e l'acqua nell'invaso di Bilancino che si mantiene su 37 milioni di metri cubi: da ora a giugno la probabilità di riempimento è inferiore al 20 per cento. 

A fronte di questo quadro è necessario prendere ulteriori misure precauzionali che consistono in una riduzione dei rilasci di acqua dall'invaso. Questo in sintesi è quanto deciso dalla Commissione tutela delle acque, presieduta da Gaia Checcucci segretario generale dell'Autorità di bacino del Fiume Arno per affrontare l'emergenza idrica. «Con la scelta di diminuire fin da ora i rilasci da Bilancino, l'Autorità di bacino ritiene di compiere un'azione responsabile e previdente nei confronti della collettività alla quale, da molti mesi, rivolgiamo appelli per invitarli al risparmio, data la situazione di estrema gravità nella quale ci troviamo.

Abbassare la portata a 5 metri cubi al secondo, invece degli attuali 6 metri, consente di garantire un maggior quantitativo di acqua nell'invaso e, quindi, di evitare il più a lungo possibile la necessità di ricorrere ai razionamenti ad uso civile. In contemporanea, riteniamo di dover controllare principalmente lo stato di salute del fiume in modo da poter assicurare rapidamente i relativi provvedimenti in caso di necessità. Per questo, la Commissione ha anche deciso di intensificare il monitoraggio ed i controlli sulla qualità dell'acqua installando "sonde parametriche". Gli strumenti -  ha aggiunto Checcucci - permetteranno di monitorare giorno e notte la qualità dell'acqua e la quantità di ossigeno presente». 

Inoltre la Commissione ha deciso di sollecitare i sindaci, sotto il coordinamento della provincia di Firenze, a rendere cogenti le ordinanze di divieto di innaffiamenti, a cominciare dagli spazi verdi delle amministrazioni e a garantire i necessari controlli. «In questa fase dell'emergenza idrica - ha sottolineato Erasmo D'Angelis, presidente di Publiacqua - non parliamo di razionamenti, ma di realizzare una grande campagna per il risparmio e l'uso responsabile della risorsa. Dobbiamo ridurre i consumi record di 220 litri al giorno a testa per gli usi domestici e gli sprechi nei settori irrigui e industriali. Per noi ogni goccia diventa preziosa e più lentamente si svuota Bilancino più possiamo essere tranquilli. Monitoriamo costantemente le condizioni idriche con l'Autorità di Bacino e le istituzioni e solo se non dovesse ancora piovere, nel corso del mese di agosto valuteremo insieme altri provvedimenti».

Sulle necessità di nuove infrastrutture si é poi soffermata Checcucci: «Serve una politica di piccoli invasi distribuiti sul territorio, a partire dalle zone in sofferenza come il Chianti. Oggi serve quella capacità di realizzazione, vanno creati altri "piccoli Bilancino". Servono queste opere infrastrutturali e servono subito». Sull'emergenza siccità il Gruppo Idv ha presentato oggi un'interrogazione urgente al presidente del Consiglio regionale: «Servono misure urgenti per scongiurare conseguenze gravissime per il consumo umano e per la produzione agricola toscana», ha detto il capogruppo Marta Gazzarri.

 

Torna all'archivio