[04/04/2012] News

Per favorire i petrolieri il Perù sfida le nuove linee guida Onu sulle tribù incontattate

Le promesse della sinistra-nazionalista peruviana sono durate una breve stagione, e il presidente del Perù Ollanta Humala ha rivelato tutto il suo populismo sviluppista con un repentino spostamento a destra, partendo dallo stracciare le promesse elettorali di rispettare i diritti delle etnie indigene. Secondo Survival International «Il Perù continua ad approvare progetti di sfruttamento di gas e petrolio nonostante le precedenti esplorazioni abbiano causato la morte della metà dei Nahua». Il nuovo governo non solo ha  fatto ben poco per garantire la sopravvivenza dei popoli indigeni, ma favorisce il consorzio Camisea, che comprende la statunitense Hunt Oil e la spagnola Repsol, entrambe accusate di violazione dei diritti dei popoli tribali.

L'associazione che difende i diritti dei popoli autoctoni denuncia oggi che «Il governo del Perù sta ignorando le nuove linee guida delle Nazioni Unite sulla tutela degli Indiani incontattati dell'Amazzonia. Anziché adeguarsi al rivoluzionario rapporto Onu che sostiene il diritto delle tribù di rimanere isolate, il Perù sta permettendo al più grande progetto di sfruttamento del gas del paese di espandersi ulteriormente in territori indigeni abitati da numerosi Indiani incontattati». Le nuove linee guida delle Nazioni Unite (Directrices de protección para los pueblos indígenas en aislamiento y en contacto inicial) chiariscono che le terre delle tribù incontattate dovrebbero essere inviolabili e che al loro interno «Non dovrebbero essere accordati diritti che implichino l'utilizzo di risorse naturali».

Il progetto d'espansione è di Camisea, nel Perù sud-orientale, e presentato dal gigante del gas argentino Pluspetrol, ha subito sollevato numerose proteste per il suo impatto ambientale ed umano. Circa quindici tribù resistono al contatto nell'Amazzonia peruviana, e molte si trovano all'interno della Riserva Kugapakori-Nahua, dove è previsto il progetto Camisea.

Survival ricorda che «In passato, l'esplorazione di gas e petrolio avevano già portato a contatti violenti e rovinosi con gli Indiani isolati del Perù. Nei primi anni '80, gli operai della Shell aprirono dei sentieri nella terra degli Indiani incontattati Nahua. Subito dopo, le malattie uccisero la metà della tribù».

Uno dei Nahua sopravvissuti, che oggi abita vicino alla zona d'espansione del progetto Camisea, ha detto agli attivisti di Survival: «La compagnia non dovrebbe essere qui. Continuiamo a sentire gli elicotteri. I nostri animali se ne sono andati tutti, non c'è più pesce. Non voglio la compagnia. No! No alla compagnia!».

 

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