[04/04/2012] News

Il Tribunale di Milano conferma l’ordinanza: il CdA di Comieco deve essere integrato con i riciclatori

Ultimo atto della vertenza tra Vetrarco e Comieco. Ieri è stato depositato il Provvedimento reso dal Tribunale di Milano in data 29 marzo che conferma quanto già disposto lo scorso 18 febbraio, ovvero che Comieco deve annullare il proprio Consiglio di Amministrazione - nominato il  30 giugno 2011 - e farne uno nuovo inserendo anche un rappresentante dei riciclatori.

L'Ordinanza del Tribunale di Milano era l'esito di una vertenza dell'azienda Vetrarco nei confronti di Comieco sul diritto dei riciclatori e recuperatori ad avere un proprio rappresentante nel consiglio di amministrazione dei Consorzi di imballaggi.

A seguito dell'Ordinanza di febbraio era stato il Collegio dei Revisori Contabili ad assumere la gestione del Consorzio Comieco al posto del CdA sospeso e a convocare   l'assemblea  ordinaria per la nomina del nuovo CdA.

Ma l'intento del Collegio dei Revisori dei Conti era quello di provvedere alla modifica dello statuto prima di procedere alla nomina del nuovo Cda, così come espresso nell'avviso di convocazione.

Il Tribunale di Milano, investito della questione, sulla scorta della domanda di Comieco di autorizzare preventivamente il Collegio dei Revisori a formare un nuovo Statuto e regolamento, ha ritenuto invece di non aderire alla richiesta e quindi di non concedere una preventiva autorizzazione, e ha ripetuto quanto già affermato nella precedente Ordinanza del 18 febbraio. 

Quindi tutto da rifare, e con l'attuale statuto e regolamento, dato che cita l'ordinanza: "Comieco dispone già in via autonoma di tutti gli strumenti idonei a realizzare l'iter necessario per attuare l'adeguamento alle prescrizioni della legge e del dispositivo dell'ordinanza".

I recuperatori della carta o cartacciai - come li chiama Comieco nel glossario del suo sito internet - dovranno quindi entrare nel consiglio di amministrazione, senza più indugi.

E naturalmente la regola vale anche per gli altri consorzi di imballaggio che ancora non lo hanno fatto.

 

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