[03/04/2012] News

L'Odissea globalizzata dei ragazzi del sud del mondo

A Genova prova aperta di Teatro Cargo

Giovedì 5 aprile, alle 21, al Teatro del Ponente di Genova Voltri, Teatro Cargo metterà in scena un'idea della regista Laura Sicignano e dell'attrice  Valentina Traverso che vedrà in  scena Sara Cianfriglia, Emmanuel, Kara, Pashupatti, Rahamathollah, Waheedullah che racconteranno l'Odissea di giovani vite approdate in Italia da sole, dopo viaggi indescrivibili. «Sino minorenni. Sono stranieri. Sono una forza della natura - dicono a Teatro Cargo -  Dopo un lungo percorso di lavoro va in scena la loro Odissea. Questi minori sono giunti in Italia non accompagnati, provenendo da paesi lontani. Hanno richiesto protezione internazionale. Il vissuto di questi ragazzi (provenienti da Afghanistan, Nigeria e Senegal) è tale che le Istituzioni, anche avvalendosi di cooperative sociali e consorzi, dedicano particolare attenzione al loro inserimento nella nostra società. I ragazzi sono accolti nelle strutture Samarcanda e Tangramdi Genova.

Il filo conduttore dello spettacolo, che ha il  sostegno del comune di Genova e dell'assessorato allo Sport e tempo libero della Regione Liguria, prende spunto dal'Odissea, «Grande racconto archetipico della cultura Mediterranea e viaggio avventuroso in cui i ragazzi possono riconoscere il proprio viaggio personale».  Quella di giovedì 5 aprile sarà una prova aperta (ingresso solo un euro),  un primo incontro dei ragazzi con il pubblico.  Prima tappa di un percorso che arriverà allo spettacolo compiuto, L'Odissea s dei ragazzi, attraverso il teatro, è stata un'opportunità per questi ragazzi per arricchire il proprio patrimonio di vissuto emotivo, conoscere i meccanismi che regolano i rapporti all'interno di un gruppo, prendere maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle proprie capacità espressive.

Laura Sicignano spiega che «Il teatro non appartiene alle loro culture e, in questa esperienza completamente nuova per loro, è stato costruito un lavoro che, partito da semplici improvvisazioni, è diventato una sequenza di diversi quadri. Penelope e Telemaco, moglie e figlio di Ulisse, sono rimasti soli ad Itaca; i Proci si impadroniscono della casa di Ulisse; Telemaco non è in grado di difendere la casa del padre: è solo un ragazzo e si sente debole, immagina suo padre impegnato in un viaggio avventuroso con i suoi compagni, immagina l'incontro con Calipso da cui si separerà spezzandole il cuore. Seguono: la lotta contro il Gigante Polifemo; l'incontro con Circe che trasforma le persone in animali; il canto delle sirene. Infine Ulisse torna ad Itaca dove, una volta uccisi i Proci, decide di ripartire perché per lui il destino è il viaggio. L'Odissea dei ragazzi, prima di essere spettacolo, è stata una scoperta e un vero e proprio scambio culturale. L'esperienza del laboratorio ha messo in relazione questi ragazzi, adolescenti, africani e afgani con due donne, adulte ed europee. Con la coscienza di una forte diversità, ma con l'intenzione di dare vita a un dialogo umano e costruttivo, si sono dovuti sperimentare nuovi linguaggi e si sono dovuti inventare nuovi codici di comunicazione. Non si sono volute raccontare le storie personali di questi ragazzi, per altro troppo dolorose e drammatiche, ma si è scelto di intraprendere un viaggio e di parlare di un incontro tra culture diverse, proprio come l'Ulisse dell'Odissea che affronta un'epica avventura alla ricerca della conoscenza». 

Prenotazioni tel. 010/694240 - 010 694029 promozione@teatrocargo.it -  happyticket.it  genovateatro.it

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