[02/04/2012] News toscana

Elba, a maggio gił l'ecomostro di Procchio. Esultano gli ambientalisti

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha annunciato che a maggio sarà demolito l'ecomostro di Procchio e che sarà ripristinato il precedente reticolo idraulico dell'area e in  particolare del fosso di  Vallegrande, spostato ed ostruito per far posto all'ecomostro e ad altre opere. Il tutto avverrà attraverso un accordo con i proprietari dell'area e dello scheletro di cemento,  i costruttori pistoiesi Giusti  e Filippi e con il comune di Marciana, il cui sindaco Anna Bulgaresi, si era già espressa più volte per l'abbattimento del "centro sevizi" da 7.500 metri cubi che si era trasformato in una costruzione di mini-appartamenti.  

L'ecomostro sorge poco distante dalla spiaggia di Procchio,ed è finito spesso nelle classifiche nazionali dei peggiori scempi urbanistici, segnalato anche nei libri di Antonio Stella e dalla trasmissione "Che tempo che fa" di Fabio Fazio. Oggi a Procchio un troupe di Rai 2 ripercorrerà la vicenda. 

La Regione in un comunicato fa una breve storia di questo immobile mai completato: «Comincia nel 2000 con l'avvio dell'iter per l'autorizzazione del "Centro servizi di Procchio" e prosegue nel 2002 quando iniziano i lavori. Ma già dall'autunno di quell'anno la realizzazione del fabbricato incontra il primo grave ostacolo: è l'alluvione che interessa questa e altre aree dell'isola producendo allagamenti e dissesto idrogeologico. Nel marzo dell'anno successivo, poi, arriva lo stop all'opera : il comando locale del Corpo di polizia forestale accerta infatti che le opere realizzate dall'impresa non corrispondono alla licenza edilizia rilasciata nel 2002. La magistratura dispone il sequestro del cantiere e si apre un iter giudiziario tutt'ora in corso (il processo penale si è concluso in primo grado e in appello con diverse condanne, ma è stato presentato ricorso in Cassazione)».

Ad esultare è soprattutto Legambiente: « L'annuncio dato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che  verrà abbattuto l'ecomostro di Procchio rende finalmente giustizia alla battaglia di Legambiente contro uno scempio ambientale che dura da 10 anni.  Proprio grazie alle nostre denunce e dossier scoppiò il bubbone di "Elbopoli", che ha coinvolto costruttori, prefetti, un giudice, funzionari ed amministratori e che ha visto al centro l'ecomostro di Procchio, costruito dopo l'alluvione del 2002 nel bel mezzo  di una zona esondata. Grazie alle nostre proteste e a quelle di molti cittadini quella sciagurata operazione urbanistica, che ha sfigurato la frazione di Procchio, nel Comune di Marciana, ed aumentato il rischio idraulico è stata bloccata e, dieci anni dopo e dopo un altro alluvione nel 20011, finalmente lo scheletro simbolo di "Elbopoli" verrà abbattuto come chiedemmo subito  e verrà ripristinato l'equilibrio ambientale precedente, come chiediamo  da tempo». 

Umberto Mazzantini, responsabile Isole Minori di Legambiente e portavoce del circolo dell'Arcipelago Toscano,  è molto soddisfatto: «Dopo il no del Consiglio  dei ministri all'incredibile progetto di realizzare una strada nel cuore del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano  alla Cala, nel confinante Comune di Marciana Marina, ancora una buona notizie e ancora una volta sono state fermate la speculazione e la prepotenza. Legambiente ha avuto ragione e la ragione non è dei fessi ma di chi difende, regole e leggi alla mano,  l'ambiente ed i beni  e gli interessi comuni dai furbi e dai prepotenti. Invitiamo tutti, quando ci sarà  l'abbattimento dell'ecomostro di Procchio, a trasformare quel giorno in una festa dell'Elba che  difende il suo territorio».

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