[29/03/2012] News toscana

Ste.Mar. di Pescaglia, Comune, Comitato e Legambiente fanno il punto sulla bonifica

Il 28 marzo il comune di Pescaglia ha convocato Legambiente Lucca e il Comitato per la tutela della salute e dell'ambiente di Pescaglia-Diecimo per un aggiornamento della vicenda Ste.Mar., l'azienda che si occupava del recupero dei pneumatici e della loro trasformazione in granulati per l'edilizia e che stata devastata da un incendio il 23 ottobre 2011. Alla riunione erano presenti il vicesindaco Sandra Paoli con tecnici e consulenti del Comune, Antonia d'Aniello per il Comitato e Michele Urbano per Legambiente.

Secondo le due organizzazioni «Si è potuto subito notare da parte del Comune un atteggiamento molto più rispettoso delle legittime preoccupazioni espresse sin dalle settimane che subito seguirono l'incendio, delle quali il Comitato si è fatto attivamente portavoce».

Secondo un verbale steso da Legambiente e dal Comitato, uno dei consulenti del Comune ha spiegato che: «La rimozione del materiale è cominciata lunedì a carico della ditta Ste.Mar. in ottemperanza a quanto contenuto nella diffida del 5.3.2012 (prot. 1480) notificata dal Comune all'azienda. I lavori sono costantemente monitorati dal Comune; sono stati ad oggi trasportati 2 camion consegnati per lo smaltimento alla ditta Teseco di Pisa nella giornata di lunedì e altri 4 camion nelle giornate di martedì e mercoledì ad un'azienda nei pressi di Milano per un totale di 120 tonnellate.

Il costo della rimozione e dello smaltimento è stimato in circa 300/400 € a tonnellata. Il materiale, secondo la stima fatta dal Comune, è di circa 350 tonnellate di pneumatici a cui vanno ad aggiungersi gli inerti per un totale di complessive 1.500 tonnellate nelle quali sono compresi anche i semilavorati (materia prima seconda) portati fuori del capannone dai VV.FF. nel corso delle operazioni di spegnimento prima del crollo di parte della copertura del capannone stesso. Si prevede che i lavori dureranno all'incirca 30/40 giorni lavorativi».

Alla domanda se una saturazione delle aziende che accolgono questo tipo di rifiuto avrebbe potuto far interrompere le operazioni, il tecnico «Si è detto abbastanza tranquillo che la "capienza"‘ dell'azienda di smaltimento sia tale da non creare particolari problemi anche se in Italia sono solo due le aziende certificate per lo smaltimento di questa tipologia di materiale. La rimozione, bonifica e smaltimento, dell'amianto è stata effettuata e conclusa dalla ditta Ideal Montaggi».

D'Aniello e Urbano sottolineano che «È stato assicurato che la ditta incaricata dello smaltimento della gomma si attiene a quanto prescritto nell'ordinanza n. 2939 del 17/03/2012 soprattutto in relazione alla necessità di abbattimento dell'eventuale produzione di polveri mediante il mantenimento di umidità dei rifiuti e la pulizia del suolo mediante spazzamento o altri idonei trattamenti. È stato poi comunicato che ancora non si è proceduto al recupero delle acque utilizzate per lo spegnimento e alla messa in sicurezza idraulica dell'area già prescritta dalla Provincia nel corso del procedimento di proroga dell'attività (determina della Provincia di Lucca del 12.08.2011 n. 4173)».

Alla domanda sull'attività condotta in questi mesi dall'Arpat è stato spiegato che «Dopo un primo periodo di difficoltà da parte del Comune a ricevere risposte e assistenza più volte richiesta e sollecitata, si è arrivati ad una fase favorevole di collaborazione e sostegno. Proprio a seguito di alcune analisi da parte dell'Arpat su campioni prelevati in uno dei terreni confinanti l'area della Stemar e di risultati al limite dei valori consentiti in aree urbane (non quindi industriali), la Provincia ha chiesto alla Stemar di presentare il piano di caratterizzazione per la bonifica dell'area. Trattandosi comunque di rifiuti eco tossici con test di cessione positivi, il Comune sta effettuando un controllo delle operazioni con tecnici e con verifiche incrociate sulle aziende incaricate dello smaltimento».

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