[28/03/2012] News toscana

Campi Bisenzio (FI): il fiume si tinge di rosso a causa di uno sversamento da un’area sottoposta a bonifica

Gli abitanti di Campi Bisenzio hanno visto assumere una colorazione strana al fiume che attraversa l'area urbana: il Bisenzio si è tinto di rosso. La segnalazione arrivata alla Polizia Municipale di Campi Bisenzio, ed è stata passata ad Arpat che questa mattina con il personale del Dipartimento di Firenze area Mugello-Sesto Fiorentino è intervenuta presso il Torrente Gaville (affluente del Bisenzio) all'altezza di Via Cetino.

Gli accertamenti dei tecnici dell'Agenzia hanno permesso di individuare immediatamente nelle operazioni di bonifica effettuate presso il sito Ex Tintoria Firenze (via di Limite 136-142),  la sorgente del fenomeno di colorazione del torrente e dell'inquinamento dell'ecosistema fluviale. «Presumibilmente durante tali operazioni come da relativo progetto di bonifica approvato dal comune di Campi che prevedeva i trattamenti con un prodotto a base di Permanganato, di colore rosso-violetto, - spiegano i tecnici di Arpat - la ditta esecutrice è incorsa in un incidente che ha provocato la diffusione dell'acqua trattata, con una caratteristica colorazione rossastra, in una fossa campestre e da lì nel Torrente Garille che successivamente si immette nel Bisenzio».

Arpat ha prelevato due campioni di acqua superficiale ed ha acquisito le informazioni utili agli ulteriori atti di propria competenza. Inoltre l'Agenzia per l'ambiente ha proposto al sindaco del comune di Campi un provvedimento ordinativo urgente nei confronti del Responsabile della Bonifica affinché provveda a mettere in atto al più presto tutte le misure necessarie a limitare l'estensione ed il proseguimento del fenomeno di sversamento, nonché tutte le operazioni di messa in sicurezza e ripristino ambientale ai sensi dell'art. 242 D. Lgs. 152/06.

I tecnici hanno monitorato poi la situazione fino al pomeriggio e non hanno rilevato morie di pesci. «Il Permanganato è una sostanza ossidante che tuttavia, in base alla diluizione ed alla presenza della sostanza organica normalmente presente nelle acque superficiali, tende a degradarsi ed a passare in forma non attiva - hanno spiegato dall'Agenzia - pertanto si ritiene che eventuali effetti a carico della fauna e microfauna dei corsi d'acqua interessati potrebbero manifestarsi nella zona più prossima all'evento, diminuendo però progressivamente con la distanza, la diluizione ed il tempo». In ogni caso nel prossimo periodo saranno opportune indagini che accertino lo stato di salute della comunità ittica e del macrobenthos  in un congruo tratto a valle della zona dell'incidente. 

 

Torna all'archivio