[22/03/2012] News toscana

Treno Verde, i dati di Grosseto: basso inquinamento atmosferico, alto quello acustico

Confortanti i dati della qualità dell'aria a Grosseto monitorati da Legambiente nei due giorni di permanenza in città del Treno Verde. Sono infatti entro i limiti i valori del PM10 riscontrati in viale dei mille. Ma a Grosseto, a fronte di  valori di inquinanti entro la norma, si registra un numero altissimo di auto circolanti,  63 ogni 100 abitanti, con conseguenze negative per la sicurezza stradale e l'inquinamento acustico. Infatti i decibel sono sempre stati fuorilegge, due giorni su due.

Le analisi, presentate oggi, sono il frutto delle 48 ore di monitoraggio effettuate dal laboratorio mobile di Rfi (Rete ferroviaria italiana) posizionato in Via dei Mille, nei pressi del civico 69, nelle intere giornate di martedì 20 e mercoledì 21 marzo. Secondo quanto emerso dalle analisi del laboratorio mobile nei due giorni di monitoraggio, sono risultati sotto controllo i valori di benzene, biossido di zolfo, monossido di azoto, monossido di carbonio e ozono. Per quanto concerne i valori relativi  alle polveri sottili, altamente dannose per la salute dell'uomo, queste si sono sempre mantenute al di sotto della soglia di guardia, non superando mai il limite giornaliero di 50 mg/m3 previsto dal DL n. 155 del 13/08/2010. Il valore massimo ottenuto nei due giorni è stato quello dei 35 mg/m3, registrato nel secondo giorno di osservazione.

Osservazioni simil i- spiegano dall'associazione ambientalista - si evidenziano anche dalle analisi compiute dall'equipaggio del Treno Verde che, con strumenti scientifici forniti da Con.Tec, una centralina portatile che consente di fare monitoraggi itineranti, ha effettuato un' istantanea delle polveri sottili ad "altezza uomo" nella giornata del 20/03/2012 dalle ore 12.45 alle 14.30 circa. Il percorso del rilevamento ha seguito la circonferenza esterna dell'anello della Ztl (da Piazza Marconi per proseguire verso viale Mameli, p.zza Rosselli, via Matteotti, via Manetti, via Ximenes, Fossombroni, Porciatti, p.zza Rosselli, via Oberdan, via della Pace, via Aurelia fino a piazza della stazione). La media oraria registrata è stata di PM10 38,7 mg/m3 con  un 23 % costituito da PM2,5, valore che non oltrepassa i limiti previsti dalla legge.

Il PM2,5 - informano dall'associazione ambientalista - consiste in un insieme di particelle con diametro inferiore a 2,5 μm e che, a causa di queste piccole dimensioni, rappresentano la parte più pericolosa delle polveri; il loro monitoraggio è diventato definitivamente obbligatorio con l'introduzione del Decreto 155/2010. Viene introdotto un valore limite annuale di 25 μg/mda raggiungere entro il 1 gennaio 2015.

La situazione della qualità dell'aria è meno confortante in altre città toscane come a Firenze, dove nella centralina del traffico di via Ponte alle Mosse sono già stati rilevati dall'inizio dell'anno 36 superamenti per il Pm10. «Se questa è la "malattia" causata da politiche poco lungimiranti, cattive abitudini e dai pochi investimenti a favore del trasporto regionale su ferro che - soprattutto per i collegamenti ai piccoli centri - risulta talvolta singhiozzante, la "cura" può essere semplice e a basso costo -- hanno sottolineato Angelo Gentili e Lucia Venturi, Segreteria nazionale e regionale di Legambiente: formare ed educare il cittadino ad un uso responsabile del mezzo privato in ambito urbano, diffondere Zone 30, aumentare le ZTL, completare il circuito delle piste ciclabili e creare parcheggi di interscambio, ridurre la cosiddetta mobilità superflua ed agire attraverso l'educazione ed il coinvolgimento sui comportamenti dei bambini e dei ragazzi.

A questo proposito un bel progresso in favore della mobilità dolce e della pedonalizzazione può essere quello di dare vita a Grosseto ad un progetto "Piedibus" che ogni mattina accompagni, a piedi appunto, i ragazzi ed i bambini verso i loro edifici scolastici. Esperienza già partita in altre città e che porterebbe la Regione ad aumentare gli spostamenti a piedi degli studenti che oggi, secondo l'Istat, sono fermi al 17%. Sono questi i presupposti per garantire un passo in avanti verso la mobilità sostenibile a Grosseto, un obiettivo che vogliamo raggiungere con la sinergia di tutti gli attori sociali e politici che hanno a cuore la qualità della vita nella nostra città e che deve partire dal progetto per rendere più sostenibile dal punto di vista della mobilità  la Cittadella dello Studente», hanno concluso Gentili e Venturi.

Per quanto riguarda l'inquinamento acustico la situazione di Grosseto come detto è diversa: i dati sono fuori legge. «Nell'arco delle due giornate di misurazione si sono avuti superamenti del limite consentito dalla legge, per quanto riguarda l'inquinamento acustico, di oltre 5 dB - ha dichiarato Luca Ricciardi, responsabile del Laboratorio mobile di RFI. La componente principale che ha contribuito ad aumentare i livelli di rumore è stata il traffico veicolare, composto prevalentemente da mezzi leggeri, con sporadici transiti di mezzi pesanti. Il limite di decibel relativi alla Zonizzazione Acustica in cui ricade Via dei Mille, ovvero la classe IV, di 65 Leq per le ore diurne e di 55 Leq per quelle notturne, è stato superato rivelando un rischio per la cittadinanza esposta. Relativamente a questi limiti, si sono registrati superamenti medi di circa 3,5 dB nelle ore diurne e di circa 6 dB nelle ore notturne. Sarebbe pertanto auspicabile che si provvedesse a studiare tutte le misure necessarie a raggiungere ed a mantenere i livelli di inquinamento acustico al di sotto dei valori limite» ha concluso Ricciardi.

La campagna di Legambiente, che ora si trasferirà a Genova,  ha lo scopo di monitorare lo stato dell'inquinamento atmosferico e acustico nelle città italiane e di informare e sensibilizzare i cittadini sul consumo e risparmio energetico, utilizzo delle fonti rinnovabili nonché sulle buone pratiche messe in campo da moltissime città italiane ed europee  verso la sostenibilità ambientale ed il conseguente miglioramento della qualità della vita.

 

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