[21/03/2012] News toscana

Giornata Mondiale dell'Acqua, Cispel: il 48% dei cittadini toscani beve acqua del rubinetto

Come ogni anno in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua i numeri sulla risorsa idrica a livello globale e locale si sprecano, con gli addetti ai lavori che mettono in evidenza, a seconda dei casi, interventi portati a termine, priorità, criticità. In Toscana Confservizi Cispel ha voluto attirare l'attenzione su un peculiare utilizzo dell'acqua potabile, che in termini quantitativi è modesto ma che ha risvolti importanti sotto il profilo ambientale, culturale nonché economico per gli effetti positivi sulle tasche dei cittadini.

Si tratta dell'acqua del rubinetto che arriva in tavola al posto dell'acqua minerale in bottiglia per una scelta consapevole di chi l'utilizza. Secondo i dati forniti da Cispel (in base ad indagini condotte dalle sette aziende del servizio idrico toscano) è ormai vicina alla metà (48%) della popolazione la quota dei toscani che beve regolarmente l'acqua del rubinetto con un trend di aumento annuale del 2-3% «Rappresenta un bel balzo in avanti rispetto al 40% che era stato rilevato nel 2009 e anche rispetto al 44% del 2010» ha commentato Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana.

«Ci troviamo di fronte a questo paradosso - ha aggiunto De Girolamo - siamo in una situazione di grande incertezza non solo per gli investimenti, bloccati in attesa della definizione della nuova tariffa alla quale da poche settimane l'Autorità per l'Energia e il gas ha posto mano, il ritardo per la depurazione, eppure la qualità dell'acqua è eccellente, come dimostra il fatto che sempre più cittadini cambiano le proprie abitudini e la preferiscono a quella minerale. La crescita del consumo di acqua di rubinetto è avvenuta anche grazie all'istallazione di quasi 200 fontanelli disseminati in tutta la Toscana».

In effetti in pochi anni i fontanelli di alta qualità, alcuni dei quali erogano anche acqua raffreddata e gasata, hanno registrato una crescita esponenziale che significa apprezzamento da parte dei cittadini. Secondo i dati di Cispel i fontanelli hanno erogato nel 2011 oltre 70 milioni di litri di acqua che hanno fatto risparmiare 33 milioni di bottiglie di plastica e in totale 63 milioni di euro dalle tasche dei toscani.

«Il successo dei 32 fontanelli di Publiacqua è andato oltre le aspettative, i cittadini dimostrano di apprezzare la qualità della cosiddetta acqua del sindaco - ha dichiarato Erasmo D'Angelis, presidente di Publiacqua - con ogni fontanello che ogni mese registra un'erogazione di acqua gratuita, naturale e anche gassata in media tra gli 80 e 100mila litri. Da qui a fine 2012 raggiungeremo i 50 fontanelli installati su tutto il territorio». Poi D'Angelis si è soffermato su quella che già oggi è una forte criticità almeno per alcune aree del bacino dell'Arno e che potrebbe, tra qualche mese, essere una vera emergenza: la siccità dovuta al lungo periodo di carenza di piogge.

«La differenza tra la grande siccità del 2002 e 2003 e quella di oggi sono gli investimenti fatti. Al rubinetto arriva l'acqua a tutti, grazie alle infrastrutture e agli investimenti realizzati negli ultimi dieci anni nonostante la siccità più dura degli ultimi 60 anni, con Bilancino e Montedoglio alla metà della loro capienza e le risorse locali a secco da mesi, perché è piovuto meno del 75% rispetto agli anni scorsi. Ora tuttavia è fondamentale che i cittadini risparmino il più possibile l'acqua evitando gli sprechi» ha concluso D'Angelis.

 

Torna all'archivio