[12/03/2012] News

Pannelli fotovoltaici, scatta l'obbligo di adesione ai consorzi di riciclaggio

Anche pannelli fotovoltaici, giunti a fine ciclo, dovranno finalmente essere riciclati. E' stato fissato al 30 giugno 2012 (salvo proroghe...), il termine entro il quale le aziende produttrici di pannelli dovranno aderire a un sistema o consorzio che garantisca il riciclo dei moduli fotovoltaici. I pannelli fotovoltaici, infatti, sono stati recentemente inclusi anche nella direttiva europea sui Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Un  bel passo avanti, dunque, nella direzione della sostenibilità che riguarda, quando arrivano a fine vita, anche i manufatti che producono energia pulita.

 Secondo l'art. 11.6(a) del decreto ministeriale 5 maggio 2011, il cosiddetto IV Conto Energia (cui si aggiunge anche l'indicazione dell'Unione Europea) prevede che i produttori di moduli fotovoltaici forniscano ai loro clienti garanzie sul riciclo dei pannelli per poter accedere agli incentivi previsti. Con la revisione della direttiva sui Raee l'Unione Europea inserisce questa tipologia di apparecchi a fine vita nella categoria 4 dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.

In Italia fra i consorzi strutturati per svolgere anche attività di raccolta, trattamento e riciclo di tutte le componenti degli impianti fotovoltaici, compresi i moduli, c'è ReMedia.

«In Italia, nel gennaio 2012, sono stati superati i 330.000 impianti in esercizio con una crescita in due anni in termini di numerosità degli impianti del 450%. Questo andamento ha posizionato, inoltre, il nostro Paese al primo posto nella graduatoria mondiale per potenza entrata in esercizio nel 2011», - spiega Danilo Bonato, Direttore Generale di ReMedia.

Le prospettive per il recupero di materia dai pannelli, la cui durata media è di 25-30 anni, non mancano. «Il fotovoltaico può portare un beneficio all'ambiente anche a fine vita: dagli impianti fotovoltaici, infatti, si possono ricavare ad esempio vetro, alluminio ma soprattutto indio, gallio, selenide, a rischio di esaurimento per la richiesta esponenziale. In prospettiva un recupero di questi materiali su larga scala consentirà di poter attingere a una miniera urbana di materie prime seconde, riducendo le emissioni di CO2 e il consumo di energia», ha dichiarato Bonato.

Torna all'archivio