[07/03/2012] News

Una goccia di "Rugiada", per non scordare Chernobyl ad un anno da Fukushima

Nei prossimi giorni ricorrerà il primo anniversario dell'incidente di Fukushima e come saprete la situazione è ancora - e lo sarà per molto - gravissima. Negli ultimi giorni si parla di rischio di nuovi terremoti che potrebbero rendere ancora più difficili le condizioni della centrale. Sul fronte del nucleare siamo impegnati nelle nostre iniziative di informazione e nelle tante attività che promuovono le fonti rinnovabili. Proprio per ricordare Fukushima parteciperemo in Francia ad una catena umana con altre associazioni ambientaliste. Tra le tante attività che contraddistinguono il nostro lavoro nell'ambito dell'energia, è importante ricordare anche il Progetto Rugiada, sostegno a distanza per i bambini bielorussi che vivono ancora oggi le conseguenze dell'incidente di Cernobyl. Proprio in Bielorussia, il Paese in cui si svolge il nostro progetto e dove si è riversato il 70% del fall out radioattivo della catastrofe avvenuta nel 1986, il presidente Lukashenko sta lavorando per la costruzione della prima centrale nucleare.

Sembra quasi un paradosso in un periodo storico in cui, da più parti, si assiste ad un passo indietro sull'energia atomica. Il cosiddetto "rinascimento nucleare" infatti in seguito all'incidente di Fukushima ha portato ad un ripensamento sia in molti Stati che in passato hanno investito molto su questa forma di energia, sia nel nostro Paese che con i quesiti referendari di giugno 2011 ha arginato un suo possibile ritorno. Un paradosso ancora più forte se si pensa ai danni subiti proprio dalla popolazione bielorussa che ancora oggi ne subisce le conseguenze in termini ambientali, sociali ed economici, soprattutto nelle aree a sud, quelle che confinano con l'Ucraina.

Ma c'è di più. Se è vero che, in seguito all'incidente di Fukushima, c'è stata una battuta d'arresto e una riflessione forte sul tema del nucleare ancora oggi in tutto il mondo si parla di 63 centrali attualmente in costruzione e questa informazione non è comunque confortante. Significa che non dobbiamo abbassare la guardia, significa che il pericolo nucleare è ancora forte e dobbiamo continuare nella nostra lotta e nella nostra campagna di informazione su questa forma di energia costosa e pericolosa.

E allora diventa fondamentale anche proseguire il nostro impegno in Bielorussia con il Progetto Rugiada.  In vista del prossimo anniversario di Cernobyl, dovremo dare ancora una volta un segnale e ci stiamo impegnando per verificare la possibilità di organizzare iniziative contro la scelta scellerata della Bielorussia, quella di costruire una centrale nucleare proprio dove ancora si soffrono le conseguenze di un incidente avvenuto ormai 26 anni fa.   

Per informare sono fondamentali anche le nostre azioni solidali: il nostro impegno nelle aree contaminate della Bielorussia diventa la migliore testimonianza del nostro operato e il nostro NO al nucleare può passare anche da lì. Da un gesto anche simbolico con l'accoglienza di un bambino in una struttura ecosostenibile e che si trova in area non contaminata, il centro Speranza, dove da alcuni anni portiamo avanti il progetto Rugiada. Per questo vi chiediamo di aderire al progetto che può essere l'occasione per parlare di nucleare, dei danni causati dagli incidenti e di una possibile alternativa rappresentata dalle fonti rinnovabili.

Proviamo a dare un segnale forte: ogni circolo, ogni regionale potrebbe simbolicamente permettere a un bambino che abita nelle aree contaminate una vacanza in una struttura ecosostenibile della Bielorussia. Come un input che ci permetta di parlare a tutti attraverso la solidarietà e la cooperazione del perché siamo contrari all'energia atomica. Un gesto concreto che ci permetta di entrare nelle case in modo garbato e nella consapevolezza che la scelta scellerata del nucleare è oggi, più di allora, una via fuori dal tempo.

Il progetto "Rugiada" si svolge in un centro all'avanguardia della Bielorussia. A Vilejka, sulle rive di un lago ed in territorio non contaminato secondo i dati dell'Arpa Emilia Romagna. La struttura, realizzata con tecnologie e seguendo pratiche ecosostenibili (pannelli solari, biomasse, risparmio energetico, produzioni biologiche, raccolta differenziata e compostaggio, etc.), é stata presa in considerazione da Legambiente per l'organizzazione di un sostegno a distanza rivolto a bambini che vivono in zone a rischio e che hanno particolari problemi sanitari. Il Centro infatti offre anche un supporto sia di tipo medico che pedagogico e permette in questo modo di seguire i ragazzi con programmi specifici. Il progetto "Rugiada" vuole essere oltre che un luogo di sostegno per i bambini anche uno strumento concreto per costruire le fondamenta di un futuro in autonomia. Altri Centri come quello individuato da Legambiente sono stati chiusi nel corso di questi anni e l'associazione sta cercando di riportare in funzione con l'aiuto ed il supporto dei partner locali alcune di queste strutture.

Per contribuire al Progetto Rugiada è possibile fare una donazione su C/C postale 12075586 intestato a Legambiente Solidarietà o tramite bonifico bancario intestato a Legambiente Solidarietà, Codice Iban - IT 43 E 050 1802 8000 00000513351.

Per informazioni:

www.solidarietalegambiente.org 

solidarieta@festambiente.it.

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