[06/03/2012] News

Emissioni delle navi, è scontro tra Imo ed Ue

La 56esima sessione del Marine environment protection committee (Mepc) dell'International maritime organization (Ino) ha adottato una serie di linee guida «Per sostenere l'attuazione uniforme delle misure obbligatorie per aumentare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra (GHG) provenienti dal traffico marittimo internazionale».

Che sembrano contrastare con le norme recentemente approvate dall'Unione europea. Il Mepc ha anche adottato emendamenti alla Convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento causato da navi (Marpol) in materia di accordi regionali per gli impianti portuali di raccolta, e orientamenti relativi alla attuazione della rinnovata convenzione Marpol, allegato V (Garbage) e alla Convenzione di Hong Kong per il riciclaggio delle navi. Infine sono state concesse l'approvazione di base e finali ad una serie di sistemi di gestione dell'acqua di zavorra che fanno uso di sostanze attive.

Il Mepc ha adottato quattro serie di orientamenti destinati ad assistere l'applicazione dei regolamenti vincolanti in materia di efficienza energetica per le navi nella convenzione Marpol, allegato VI, che dovrebbero entrare in vigore il 1° gennaio 2013: 2012 Guidelines per il metodo di calcolo dell' Energy Efficiency Design Index (Eedi) per le nuove navi; 2012 Guidelines per lo sviluppo dello Ship Energy Efficiency Management Plan (Seemp); 2012 Guidelines per il controllo e la certificazione dell'Eedi; Guidelines per il calcolo delle linee di riferimento per l'utilizzo dell'Eedi.

L'Imo spiega che le linee guida adottate sosterranno gli Stati membri nell'attuazione uniforme delle modifiche al Regolamento per la prevenzione dell'inquinamento atmosferico causato dalle navi Marpol, adottata nel luglio 2011, che aggiungono un nuovo capitolo 4 dell'allegato VI che rende obbligatorio l'Eedi per le nuove navi, e il Seemp per tutte le navi.

L'Eedi è un meccanismo non prescrittivo basato sulle performance che lascia alla progettazione dell'industria navale la scelta delle tecnologie da utilizzare per ottenere il livello di efficienza energetica rchiesta. I progettisti ed i costruttori di navi saranno liberi di utilizzare le soluzioni più economiche per rispettare le normative. Il Seemp istituisce un meccanismo per gli operatori per migliorare l'efficienza energetica delle navi.

Le misure Imo basate sul mercato per ridurre le emissioni di CO2 del trasporto marittimo internazionale entrerebbero in rotta di collisione con quelle dell'Ue e le trattative riservate fervono, mentre quelle ufficiali riprenderanno ad ottobre. Ma le differenze tra Imo ed Ue rimangono e gli europei accusano l'organizzazione marittima internazionale di non avere le idee chiare per rispettare davvero gli obiettivi di riduzione delle emissioni. La Commissione europea ha recentemente avviato una consultazione pubblica su 4 opzioni politiche: un fondo di compensazione, un sistema di scambio delle emissioni, una tassa sul carburante o il carbonio e una riduzione obbligatoria delle emissioni per le navi.

Il segretario generale dell'Imo, Koji Sekimizu ha richiesto uno studio di valutazione d'impatto su 9 diverse proposte di mercato e di messa a punto per il 2013: «Cerchiamo di lavorare insieme e di porci la sfida di completare il lavoro sulla creazione di misure basate sul mercato con l'obiettivo del 2015». Ma i colloqui si sono impantanati in un dibattito sulla cooperazione tecnica e il trasferimento tecnologico, dopo che nel luglio 2011 48 Paesi avevano approvato proprio l'Eedi ed il Seemp.

Secondo John Maggs, consigliere politico di Seas at Risk, una colazione di Ong ambientaliste europee, «Le cose si stanno mettendo male. Coloro che non hanno sostenuto l'adozione dell'Eedi l'anno scorso ora sono di fonte a difficoltà per fare ulteriori progressi sulle misure per i gas serra. I colloqui sono stati ostacolati da un dibattito sulla nomina di un gruppo direttivo per vigilare sull'attuazione della valutazione d'impatto. E' necessario fare lobbying in ogni Paese se si vogliono are fare ulteriori progressi».

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