[05/03/2012] News

Nuovo porto turistico di Imperia: custodia cautelare per il costruttore Caltagirone

Legambiente Liguria: «La magistratura faccia chiarezza»

Francesco Bellavista Caltagirone, presidente dell'Acqua Pia Antica Marcia, uno dei più grandi gruppi immobiliari italiani del cugino del banchiere ed editore Francesco Gaetano Caltagirone, è stato fermato  per ordine della Procura di Imperia, con l'accusa di truffa ai danni dello Stato, nell'ambito di un'inchiesta per irregolarità e corruzione per la costruzione del nuovo porto turistico di Imperia, vicenda che a visto indagato anche l'ex ministro Claudio Scajola. Insieme a Caltagirone è stato arrestato anche Carlo Conti, l'ex direttore della Porto di Imperia spa, la società che ha in concessione i lavori di costruzione del nuovo approdo, partecipata al 33% dal Comune di Imperia. L'imprenditore romano è stato arrestato direttamente in Comune, mentre era in riunione con il sindaco di Imperia Paolo Strescino (Pdl).

Secondo Legambiente Liguria «l'arresto di Francesco Bellavista Caltagirone è l'ennesimo episodio di una storia travagliata che interessa una delle maggiori opere per il diportismo turistico del mediterraneo. In passato abbiamo visto molta confusione, dalle concessioni demaniali alle difformità progettuali sino alla scarsa trasparenza, nei confronti della cittadinanza, rispetto ai costi delle opere previste».

Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria, spiega che «nel 2009, proprio alla "Porto di Imperia spa" assegnammo la bandiera nera nell'ambito dell'iniziativa della Goletta Verde che portò all'attenzione dell'opinione pubblica le aggressioni al patrimonio ambientale. Bandiera nera che abbiamo ribadito all'amministrazione cittadina nel 2011, per aver favorito una grande opera come quella portuale e non aver ancora realizzato, unico capoluogo provinciale d'Italia, un depuratore. Ci auguriamo che i filoni di indagine aperti dalla magistratura arrivino presto ad una conclusione e che si abbandoni un modello di sviluppo che negli anni ha portato alla cementificazione della costa ligure, rovinando un paesaggio unico per il profitto di pochi».

Ecco come la Porto di Imperia presenta il progetto sul suo sito internet: «la Porto di Imperia S.p.A. nasce nel 1992 per la concretizzazione di un sogno, che negli ultimi decenni del '900 ha accomunato i pensieri dei cittadini e degli imprenditori imperiesi: la realizzazione di una marina, rilevante a livello nazionale e internazionale, capace di valorizzare le potenzialità insite nel territorio, consentendo un miglioramento dell'economia della città di Imperia e dell'intera provincia, mediante l'incremento dell'indotto e di conseguenza l'aumento delle opportunità di lavoro, non tralasciando sicuramente l'importanza di offrire i migliori servizi del settore della nautica in continua espansione negli ultimi anni.

L'istituzione della società è stata possibile per l'intervento del Comune di Imperia che, con l'allora Sindaco Claudio Scajola, ha creduto profondamente al progetto affascinante e coraggioso realizzato dall'Architetto Morasso; anche l'apporto dei principali imprenditori locali che negli anni si sono impegnati per arrivare alla conclusione del lungo iter burocratico per l'ottenimento delle autorizzazioni alla costruzione, va considerato fondamentale e significativo del desiderio di migliorare la condizione di una città dalle enormi potenzialità. L'oggetto sociale della Porto di Imperia S.p.A. esprime con chiarezza quale sia l'obiettivo della società: la promozione della razionalizzazione e dello sviluppo delle attività portuali nel territorio del comune di Imperia, perseguendo lo sviluppo delle attività commerciali, l'espansione di quelle turistiche, nella salvaguardia e nel potenziamento della tradizionale attività ittica.

La gestione del bacino portuale imperiese dal 1981 al 2006 è stata svolta dalla Imperia Mare S.p.A., con l'impegno, la disponibilità e la dedizione del suo organico. Il 2006 è stato ricco di novità e di successi, iniziando dall'ottenimento delle ultime autorizzazioni utili alla costruzione (in luglio la Giunta della Regione Liguria ha approvato in via definitiva la delibera per la costruzione del nuovo porto), alla scelta del valido supporto imprenditoriale della società Acqua Pia Antica Marcia dell'Ing. Francesco Caltagirone impegnatasi per la realizzazione in 40 mesi del progetto, infine alla posa della prima pietra (avvenuta il 25 marzo) . La svolta si e' concretizzata alla fine del 2006, quando la Porto di Imperia S.p.A., acquisendo il ramo d'azienda dell'Imperia Mare S.p.A., ha iniziato a gestire l'area demaniale portuale e vi è stato l'avvio dei lavori di costruzione tanto attesi».

Le caratteristiche del progetto avrebbero dovuto essere queste: «all'interno dei circa 263.000 mq della concessione demaniale troveranno posto complessivamente 1.293 posti barca per natanti di lunghezze comprese tra 5 e 90 m, ma anche spazi per la cantieristica da diporto, spazi commerciali, residenze, servizi, parcheggi pubblici e privati.  Il 'focus' del porto e cerniera tra antica a nuova marina, sarà costituto dalla Hall del Mare, complesso edilizio articolato su tre livelli e racchiuso a corte attorno ad una darsena interna ombreggiata da un impianto velico, suggestione allegorica della nave e punto di riferimento visivo per chi giunge da mare. A ponente della Hall si protende verso il centro del bacino portuale la 'penisola' dello Yacth Club caratterizzata dall'edificio che ospiterà anche gli uffici portuali. A levante prosegue la banchina S. Lazzaro, su cui si allineano tre edifici destinati come la Hall del Mare alle residenze ed al commercio.

Complessivamente sono previsti 117 alloggi e spazi commerciali per circa 6.200 mq cui vanno ad aggiungersi altri 3.500 mq localizzati in diverse sedi distribuite sull'arco portuale. Un parcheggio interrato retrostante la banchina S. Lazzaro assolve gran parte delle necessità del nuovo insediamento che conta su complessivi 1.786 posti auto e 96 box.  A integrazione del mix di funzioni sono previsti due edifici per attività cantieristiche ed artigianali legate alla nautica da diporto; localizzati alla radice del molo S. Lazzaro dispongono complessivamente di circa 5.600 mq oltre a circa 15.000 mq di piazzali operativi. Sul martello di chiusura del molo S. Lazzaro saranno localizzati gli uffici operativi dei Corpi dello Stato,immediatamente prospicienti gli attracchi a loro riservati. A levante, nel bacino di Porto Maurizio la calata Anselmi, storica banchina dei traffici mercantili, liberata dall'ingombrante presenza dei silos oleari e dei magazzini, si aprirà al pubblico, rimanendo spazio liberamente fruibile per manifestazioni ed eventi».

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