[29/02/2012] News

Il miracolo della rinascita dei pinguini reali dell'isola di Macquarie

BiologyLetters ha pubblicato lo studio "King penguin population on Macquarie Island recovers ancient DNA diversity after heavy exploitation in historic times" nel quale Tim Huepinkl e David Lambert dell'Environmental futures centre e dell'Australian rivers institute della Griffith University, e John van der Hof dell' Australian antarctic division analizzano lo stato della popolazione di pinguini reali (Aptenodytes patagonicus) dell'isola di Macquarie, che hanno sofferto molto a causa della caccia indiscriminata.

«Le due grandi colonie sull'isola sono state drasticamente ridotte ad un'unica piccola colonia come un risultato del prelievo per l'industria del grasso da olio - spiegano i ricercatori australiani - Tuttavia, i recenti sforzi di conservazione hanno portato la popolazione di pinguino reale ad un espansione numerica ed alla eri colonizzazione dell'areale precedente, nonché di nuovi siti».


I tre scienziati hanno prelevato il Dna da vecchie ossa dei pinguini per stimare la diversità genetica del passato e lo hanno confrontato con lo studio delle popolazioni moderne, così sono stati in grado di confrontare i livelli precedenti di variabilità con quelli delle popolazioni esistenti sul nord di Macquarie Island. Hanno scoperto che «Le popolazioni antiche e moderne, sono strettamente correlate e mostrano un analogo livello di diversità genetica. Questi risultati suggeriscono che la popolazione di pinguino reale abbia recuperato la passata diversità genetica in soli 80 anni, grazie agli interventi di conservazione, pur essendo stati sull'orlo dell'estinzione».

Su Maquarie , un'isola lunga e stratta, con una superficie di 128 Km2, spersa tra la Nuova Zelanda e l'Antartide ed appartenente all'Australia, una volta c'era una popolazione di circa 3 milioni di pinguini reali che circa 100 anni fa furono praticamente sterminati da un mercante di grasso neozelandese, un certo Joseph Hatch che insieme al suo equipaggio bollì quasi tutti i grossi uccelli marini per farne olio per le lampade.

Hatch era un chimico inglese emigrato in e poi in Nuova Zelanda, dove si stabilì nella città di Invercargill, della quale diventò prima sindaco e poi parlamentare della circoscrizione. La strage dei pinguini di Maquarie fece la sua fortuna economica e politica. Ma la notizia di questo sterminio di massa provocò una campagna internazionale per proteggere i 4.000 pinguini superstiti.

Per fortuna, forze esterne intervennero per porre fine alla carneficina, è l'isola ora è patrimonio dell'Unesco, mentre la colonia di pinguini è tornata ad un consistente numero: 500.000 esemplari e gli ambientalisti possono celebrare il ritorno a livelli pre-macellazione.

Lo studio ha preso campioni di Dna dagli arti inferiori di 17 pinguini reali vivi e li ha confrontati con il Dna di frammenti ossei di 1.000 pinguini ritrovanti scavando il terreno della colonia.
La ricerca dei ricercatori australiani studio mostra che se una specie in via di estinzione è protetta, la sua popolazione può recuperare e ritrovare e la diversità genetica in tempi relativamente brevi.
Purtroppo, l'ecosistema di Macquarie Island è ancora turbato a causa dell'introduzione in epoca vittoriana di specie esotiche. Con le navi dei visitatori e dei balenieri e cacciatori di pinguini arrivarono ratti e topi, che colonizzarono tutta l'isola. Più tardi gli uomini portarono i gatti per mangiare i ratti e topi, così come conigli da mangiare.

Recentemente, una campagna per eradicare i gatti ha causato un boom demografico della popolazione di conigli che si sono mangiati tutta l'erba, ma questo a sua volta ha diminuito la mimetizzazione dei pulcini dei pinguini reali, esponendoli ai predatori come lo skua. Attualmente è in atto un progetto per eradicare i conigli. Alla fine di questa catena di sbagli umani, è incredibile come l'introduzione di specie invasive possa causare tanta morte. Un'altra lezione da trarre dalla remota e disabitata Macquarie Island.

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