[23/02/2012] News

Trovata in India una nuova famiglia di anfibi che somigliano a lombrichi

Le misteriose cecilie con lontani parenti in Africa

"Proceeding B", la rivista della Royal Society pubblica l'artoicolo intitolato  "Discovery of a new family of amphibians from northeast India with ancient links to Africa" nella quale un team di ricercatori indiani, britannici e belgi  rivela di aver trovato nel nord est una nuova famiglia di  strani anfibi anfibi Ceciliani (Gymnophiona) che sono il più ridotto ordine noto dei tetrapodi. 

«Sulla base di un'ampia ricerca sul campo senza precedenti - scrive il team - segnaliamo la scoperta di un antico lignaggio, in passato trascurato, e dell'irradiazione di cecilie in habitat minacciati e inesplorati  negli stati del nord-est dell'India». Le analisi filogenetiche, anatomiche  e del Dna di questa nuova famiglia di vertebrati , indicano un inaspettato "imparenta mento" con una  famiglia di Herpelidae esclusivamente africana. Secondo le analisi dei ricercatori «Ka divergenza tra questi lignaggi risale al Cretacico inferiore, circa 140 milioni di anni fa. La scoperta aggiunge un ramo importante all'albero della vita degli anfibi e mette in luce sia l'evoluzione che la biogeografia delle cecilie e la storia biotica del nord-est dell'India, un'area generalmente considerata come un gateway tra hot spots  della biodiversità, piuttosto che un'unità biogeografia distinta, con propri endemismi antichi».  Le nuove specie di cecilia ritrovate, data la loro particolare morfologia (soprattutto il cranio), la loro evoluzione  e le relazioni filogenetiche sono state identificate «Come una nuova famiglia di anfibi».

Agli scienziati ci sono voluti 5 anni e migliaia di ore passate a scavare nel fango della  giungla del nord-est dell'India per arrivare a questa scoperta di un anfibio che non somiglia per  niente a rane, rospi o salamandre m a piuttosto ad un grosso lombrico e che invece fa parte delle circa 180 specie di cecilie, anfibi privi di arti  che possono arrivare fino ad un metro di lunghezza e  che vivono solo nelle zone umide delle regioni tropicali. La nuova famiglia indiana comprende diverse specie sconosciute alla scienza. Le cecilie sono veramente misteriose e depongono le uova in profondità nel terreno e restano avvolte  intorno a loro, apparentemente senza mangiare, peri i 2-3 mesi  necessari alla schiusa. 

Le cecilie, nonostante le somiglianze a prima vista impressionanti, non hanno niente a che vedere con i lombrichi  si tratta di un caso di "evoluzione convergente",  cioè due  gruppi di animali indipendenti che si evolvono con strutture analoghe per rispondere ad un ambiente simile, in questo caso l'humus delle foreste indiane. Come scrivono i ricercatori, i parenti più stretti della nuova famiglia di cecilie indiane vivono a 7.000 miglia di distanza, in Africa, e probabilmente gli antenati delle due famiglie si sono evoluti quando il subcontinente indiano e l'Africa erano ancora unite  nel Gondwana.

Le cecilie sono molto difficili da individuare perché vivono o sotto terra o tra le foglie morte sul suolo delle foreste tropicali. Il capo del team internazionale di ricercatori, SD Biju, dell'Università di Delhi, spiega su Bbc News che «Le cecilie sono il gruppo più criptico di animali,e non è possibile identificare se si tratta di una nuova specie o di un genere o una famiglia subito dopo averle raccolte. Abbiamo studiato le molecole (Dna) e la morfologia, sia interna che esterna, per identificare le specie». Quando l'analisi è stata completa i ricercatori hanno scoperto che non su trattava solo di  una nuova specie, ma del primo rappresentante di una famiglia di anfibi fino ad allora sconosciuta, che hanno chiamato Chikilidae, riprendendo il nome nella lingua locale Garo, il che ha portato a 10 le famiglie conosciute di cecilie.

Le Chikilidae sono state ritrovate in circa il 25% dei siti indagati e quindi potrebbero essere molto abbondanti, ma  la sopravvivenza di questi misteriosi animali appena scoperti sarebbe invece già minacciata dalla crescita della popolazione indiana  a dall'agricoltura "taglia e brucia".  Biju, che è stato protagonista della scoperta di decine di altre nuove specie di anfibi in India, dove è soprannominato "Frogman", dice che «Il loro futuro non è assicurato. Le abbiamo trovate non solo nella zona della foresta, ma anche molto vicino a insediamenti umani. Così la conservazione di questo gruppo è estremamente impegnativa. Alcuni degli animali sono stati uccisi dagli abitanti dei villaggi che li hanno scambiati per serpenti velenosi. In realtà,non hanno nessun  veleno».Fortunatamente questa regione indiana sembra essere libera della chytridiomycosi la malattia fungina che ha devastato le popolazioni degli anfibi in molte parti del mondo.

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