[17/02/2012] News toscana

Nasce a Pistoia il primo distretto forestale della montagna toscana

La Regione Toscana ha istituito per decreto (n. 386 del 09 febbraio 2012) il primo "Distretto rurale forestale della montagna" che nasce in provincia di Pistoia, in particolare grazie al lavoro della Cia (Confederazione italiana agricoltura) e dell'Associazione boscaioli pistoiesi che sono stati i promotori della proposta.

Fanno parte della nuova realtà distrettuale la provincia di Pistoia, la Comunità Montana Appennino Pistoiese, e 15 Comuni, 7 montani (Abetone, Cutigliano, Marliana, Piteglio, Sambuca Pistoiese e San Marcello Pistoiese) e 9 con ampie zone di montagna nel proprio comprensorio (Buggiano, Massa e Cozzile, Montale, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia, Serravalle Pistoiese e Uzzano). La superficie accorpata del distretto è, nel complesso, di 628,39 Kmq, pari a quasi il 65 % del totale provinciale.

«La nascita del distretto forestale pistoiese - ha dichiarato il presidente di Cia Toscana Giordano Pascucci - è una novità importante alla quale deve guardare con attenzione tutta la Toscana. Il comparto forestale ha urgente bisogno di innovazione, strategie di filiera, valorizzazione imprenditoriale, semplificazione normativa. Il distretto pistoiese può rappresentare un punto di riferimento importante, per sperimentare modelli organizzativi e soluzioni innovative ai problemi che il settore si trova ad affrontare. È maturo il tempo per un confronto a 360 gradi con la Regione Toscana in materia di politiche forestali, attraverso il quale trovare soluzioni idonee, sotto il profilo sia delle norme che delle strategie economiche, per lo sviluppo di questo settore».

Il distretto nasce come strumento per la promozione e la tutela delle aree montane e di alta collina, con finalità di carattere economico-produttivo, sociale e culturale. Attraverso il distretto, infatti, sarà possibile stabilire accordi di partenariato fra enti pubblici e soggetti privati, dare il via a iniziative di programmazione negoziata, valorizzare le risorse del territorio, fare sistema e definire una linea comune per le politiche forestali, compreso quelle energetiche e agroalimentari. Valorizzare e potenziare il settore forestale e rurale con ricadute positive sull'ambiente, l'economia e il tessuto sociale delle aree montane, è l'idea di forza del Distretto, che dovrebbe essere sviluppata attraverso due linee: quella più strettamente legata allo sviluppo economico (manutenzione delle infrastrutture,  costruzione di nuove strade forestali, occupazione e sicurezza sul lavoro, patentino degli operatori, mantenimento della popolazione nelle aree montane, controllo e certificazione della produzione, promozione della filiera corta e locale, ecc) e quella inerente le risorse del territorio, la biodiversità e l'impatto ambientale (riduzione del rischio idrogeologico, pulizia e manutenzione dei corsi d'acqua, maggiore diffusione degli interventi selviculturali, realizzazione di sistemazioni idraulico forestali, tutela di biotipi, riduzione dei danni da ungulati, ripristino della sentieristica a fini turistico culturali, ecc). Tutte finalità condivise dai boscaioli pistoiesi che hanno dato forte impulso al progetto fino dal 2010.

«Ci auguriamo che il distretto, fortemente voluto dagli operatori del settore, possa dare impulso ad una stagione di rilancio del lavoro forestale e del sistema delle imprese boschive» ha dichiarato Nadia Bartoli, presidente dell'Associazione boscaioli pistoiesi e il presidente della Cia di Pistoia Sandro Orlandini ha aggiunto: «il distretto, è bene precisare, non distribuirà né soldi né poltrone, ma dovrà operare per promuovere politiche di sviluppo economico, ambientali, di governo del territorio, dei servizi, integrate e condivise con gli operatori, finalizzate alla creazione di nuove opportunità per il settore».

Particolarmente soddisfatta per l'obiettivo raggiunto la provincia di Pistoia, che ha annunciato la costituzione di un Tavolo istituzionale all'interno del distretto. «Il riconoscimento regionale rappresenta un passo avanti importante nelle potenzialità e nel ruolo che il distretto può acquisire - ha sottolineato l'Assessore alle politiche inerenti la Forestazione, Rino Fragai. Si tratta infatti della prima esperienza in Toscana di Distretto Forestale, con la possibilità di investire sul territorio, sviluppare il mercato energetico, coinvolgere le imprese agricole e forestali e, in generale, riattivare l'economia dell'Appennino».

All' accordo hanno aderito le seguenti realtà del mondo pistoiese: Camera di Commercio di Pistoia, CIA, Coldiretti, Confagricoltura - Unione Agricoltori, ATC 16 CGIL, CISL e UIL, Assindustria, CNA, Confartigianato, Fondazione "Barone Carlo Franceschi Associazione Boscaioli Pistoiese, Confcooperative, Lega Coopertive, GAL Garfagnana ambiente e Sviluppo, DREAM Italia s.c, Cooperativa Terra Uomini e Ambiente, Coop Geologica Toscana.

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