[17/02/2012] News

Siamo incazzati neri: "Fermiamo il carbone"

La coalizione "Fermiamo il carbone" è ampia e variegata ed aperta a nuove adesioni, per ora comprende Aiab, Alternativa, AltraMente scuola per tutti, AltroVe, Arci, Auser, A Sud, Cepes, Circolo AmbienteScienze, Comitato Energiafelice, Comitato SI' alle Rinnovabili NO al nucleare, Coordinamento Veneto contro il carbone, Ecologisti Democratici, Eurosolar, Fairwatch, Fare Verde, Federazione nazionale Pro Natura, Federconsumatori, Forum Ambientalista, Greenpeace, ISDE-Medici per l'Ambiente, Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lega Pesca, Libera Tv, Lipu, Movimento difesa del cittadino, Movimento Ecologista, OtherEarth, Rete della Conoscenza (Uds-Link), Rigas, Slow Food Italia, Sos Rinnovabili, Terra! Onlus, Vas, Wwf, Ya Basta che hanno lanciato una nuova iniziativa sotto lo slogan "Siamo incazzati neri. Neri come il carbone, la fonte di energia più vecchia e sporca che c'è" ed anche «Mortale per gli esseri umani, per l'ambiente, per il clima».

"Fermiamo il carbone" ha anche realizzato un nuovo sito, www.incazzatineri.it, per condividere e diffondere le ragioni della sua contrarietà all'uso del carbone nelle centrali elettriche italiane. Il sito propone anche ltre suggerimenti per un "carnevale incazzato nero" in tutta Italia e consente di scaricare il "kit dell'incazzato nero" con loghi e foto per realizzare la maglietta dell'attivista e di inserire la propria foto a sostegno dell'iniziativa.

Secondo la coalizione quella del carbone è «Una scelta che va contro ogni strategia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, contro la salute, lo sviluppo del territorio dell'agricoltura, del turismo e della pesca e contro l'occupazione" secondo le 38 associazioni che compongono la coalizione e che sono diversamente impegnate sul territorio contro la riconversione di impianti esistenti, come Porto Tolle e Rossano Calabro,  o la realizzazione di nuovi gruppi - a Vado Ligure e Porto Torres o a Saline Joniche».

La coalizione è preoccupata perché, dopo la sonora sconfitta nel referendum sul nucleare, la lobby dell'energia ha deciso di investire sul carbone».

«Dicono che conviene. A chi?» dice "Fermiamo il carbone" che sottolinea: «In Italia abbiamo già 13 centrali a carbone, 13 mostri che ogni giorno riversano nell'aria tonnellate di veleni. La centrale di Brindisi è tra i 20 impianti più inquinanti d'Europa. Ma dicono che il carbone conviene. Non parlano di efficienza energetica, di fonti rinnovabili, delle vere alternative alla sfida dell'energia. Non parlano delle emissioni di CO2, non dicono che il carbone è il principale responsabile dei cambiamenti climatici. Non mettono nel conto i morti di Monterosso e di Genova, i danni delle alluvioni, le multe per non aver rispettato gli impegni sulla riduzione delle emissioni. Perché non sono loro a pagare, siamo sempre noi. Ma c'è una novità. La novità è che non possiamo più tollerare questa politica energetica cieca e irresponsabile, questa gente che fa il suo interesse sulla pelle degli altri. La novità è che siamo incazzati. Neri. Come il carbone».

Torna all'archivio