[16/02/2012] News toscana

Gorgona, Wwf: «Nessuna tranquillità finché tutti i fusti tossici non saranno recuperati integri»

In un comunicato il Wwf «Esprime viva apprensione per l'incidente occorso il 17 dicembre 2011 all'Eurocargo della Compagnia Grimaldi Lines che ha causato la dispersione in mare al largo dell'Isola della Gorgona di alcuni fusti contenenti materiale altamente tossico. La contaminazione dell'ecosistema marino potrebbe essere molto grave e la popolazione non potrà tranquillizzarsi finché tutti i bidoni non saranno recuperati integri».

Dopo che la nave oceanografica Minerva, che appartiene alla società Sopromar Spa di Fiumicino e non della Castalia, come avevamo erroneamente scritto anche noi, ha trovato i bilici ed i fusti finiti a oltre 400 metri di profondità, il Wwf  sottolinea: «Abbiamo appreso dai media che il piano di recupero, affidato da parte della Grimaldi alla Società Castalia, è partito, e che il materiale sarebbe già stato localizzato, tuttavia le notizie a disposizione nostra e della cittadinanza continuano ad essere frammentarie. E' stato davvero difficile in questi due mesi cercare di essere informati sulla vicenda sia come cittadini che come associazione ambientalista tra ritardi e dati continuamente modificati».

Il Panda assicura che sta seguendo la vicenda con attenzione, «Nelle sue sedi locali, regionali e nazionali» e che «Ha inviato a tutte le autorità competenti lettere con cui chiede chiarimenti, informazioni e garanzie sull'iter avviato per il recupero e soprattutto sulle procedure che dovranno verificare eventuali contaminazioni. Valuteremo le risposte che ci saranno fornite». Inoltre l'associazione ambientalista «Chiede al più presto di lavorare all'attuazione di strategie che possano evitare nel futuro incidenti di questo tipo: aumentando ad esempio il numero e l'estensione delle aree interdette al traffico marittimo pericoloso e rendendo più sicure le modalità di controllo delle rotte e dei materiali trasportati,  in un'area come la nostra che vede la presenza delle aree marine protette dell'Arcipelago Toscano, della Meloria oltre che del Santuario dei Cetacei. La fiducia nelle Istituzioni che devono proteggere e tutelare il nostro mare nonché la salute pubblica e la nostra sicurezza è stata messa a dura prova in questi ultimi mesi. Chiediamo garanzie non astratte per affrontare un futuro nel quale sono previsti progetti, su tutti il rigassificatore, che attrarranno ancor di più traffici marittimi potenzialmente pericolosi».

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