[16/02/2012] News

Un forno a microonde polacco per "inertizzare" l'amianto?

Proprio mentre in Italia fa ancora discutere la storica sentenza del processo Eternit, Ryszard Parosa, supervising board president dell'impresa polacca Aton-Ht ha annunciato su Euronews: «Abbiamo sviluppato una nuova tecnologia per il trattamento di materiali che contengono amianto». Si tratterebbe di un metodo sorprendentemente semplice: cuocere l'amianto in un forno a microonde compatto a 1.000 gradi Celsius, quando l'asbesto è "cotto" sarebbe innocuo.

Secondo Parosa, «La tecnologia può essere utilizzata con un sistema mobile, il che significa che la macchina può essere facilmente installata in un container. Penso che questo sia un vantaggio molto importante, in quanto significa che non abbiamo per il trasporto di un qualsiasi rifiuto pericoloso».

La microwave technology dell' Aton-Ht potrebbe rivelarsi molto utile in Polonia, dove l'amianto è stato utilizzato in edilizia addirittura fino al 1997 e che ha accumulato nelle sue discariche circa 15 milioni di tonnellate di amianto, ma anche in Paesi come il nostro, dove il suo smaltimento rappresenta un grosso problema, fonte di opposizione e polemiche, per non parlare di quei Paesi in via di sviluppo dove l'amianto continua ad essere estratto e lavorato e che presto dovranno fare i conti con le stesse tragedie e sociali che affollano gli ospedali ed i tribunali italiani ed i morti che purtroppo sono già costate al nostro Paese.

Ewa Blazejowska, vice presidente della Aton-Ht descrive il processo che renderebbe l'amianto innocuo: «Il problema dell'amianto è che contiene fibre che vanno nell'organismo e queste potrebbero causare il cancro o altre malattie. Abbiamo cambiato la struttura del materiale quindi non ci sono fibre all'interno. Questo significa che è sicuro per l'ambiente e per le persone che lo lavorano. Invece di lasciare il problema delle fibre e dello stoccaggio alla prossima generazione, ora possiamo affrontare l'amianto con tecnologia a microonde a trattamento termico».

Il progetto pilota europeo utilizza la tecnologia a microonde per riscaldare l'amianto in modo uniforme, e i tecnici dicono che con questo sistema non può sfuggire nessuna fibra: «Una volta trattato, il prodotto che esce dal forno può essere riutilizzato facilmente e in sicurezza». Secondo Parosa, «Il prodotto finale può, per esempio, essere utilizzati per ristrutturare le strade. Può essere miscelato con cemento per la produzione di mattoni e così via. Ma la cosa migliore di tutte è che non resta nessuna scoria».

Naturalmente una soluzione "facile" per l'inertiizzazione dell'amianto sarebbe più che benvenuta, ma dubitiamo che, dopo che questo materiale ha prima rappresentato un " miracolo" tecnologico "semplice" che poi si è rivelato una complicata tragedia per intere comunità, che in Italia raggiungerà il suo picco mortale nel 2020, basterà la microwave technology polacca a restituire fiducia a chi vuole che l'amianto sparisca ma che spesso non vuole nemmeno sentir parlare di stoccaggi in sicurezza per poterlo eliminare.

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