[15/02/2012] News toscana

Confermato il diploma europeo al Parco regionale della Maremma

Il presidente e il direttore del Parco regionale della Maremma, Giampiero Sammuri ed Enrico Giunta, hanno ritirato a Strasburgo, nei giorni scorsi, il rinnovo del Diploma europeo per l'area protetta della costa grossetana. Il Diploma europeo delle Aree protette è il più alto riconoscimento dell'Ue, creato nel lontano 1965, e viene assegnato dal Consiglio d'Europa «A parchi e riserve di grande interesse dal punto di vista della conservazione della diversità biologica, geologica o paesaggistica e che godano di una protezione adeguata».

Il Diploma, che viene assegnato per un periodo limitato ma è rinnovabile, prevede una procedura di assegnazione complessa e severa, una valutazione sul territorio da parte di più esperti e puntuali resoconti annuali da parte dell'ente gestore dell'area protetta. In Italia possono fregiarsi del Diploma solo i parchi nazionali di Abruzzo-Lazio-Molise e del Gran Paradiso, due riserve naturali statali toscane: Sasso Fratino e l'isola di Montecristo, e tre parchi regionali: Maremma, Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e Alpi Marittime.

In un comunicato il Parco regionale della Maremma sottolinea che si tratta di «Un risultato non scontato, un esame superato con il massimo del punteggio. Fino ad oggi, ai sette parchi italiani che possono fregiarsi del titolo, il diploma europeo poteva essere revocato o rinnovato ogni 5 anni. Stavolta, visto il livello di eccellenza raggiunto ad Alberese, il rinnovo sarà valido per 10 anni».

L'Uccellina, è stato il primo parco regionale europeo a vedersi assegnare il Diploma 20 anni fa, il 18 maggio 1992, quando il Consiglio d'Europa prese atto «Di una gestione dinamica, illuminata», che già allora riusciva «A giocare un ruolo importante, di impulso ed esempio per i privati, nella gestione delle risorse naturali».

Sammuri e Giunta spiegano che «Negli anni successivi il Consiglio d'Europa ha dettato all'Ente Parco una serie di raccomandazioni a 360 gradi, che riguardavano la gestione del patrimonio boschivo, il controllo della fauna, l'inquinamento delle acque del fiume Ombrone, l'erosione costiera, la ricerca scientifica l'educazione ambientale, i rapporti con le popolazioni locali. Dal 1992 ad oggi ogni anno è stato inviato a Strasburgo un rapporto, stilato sulla base di domanda specifiche che il Consiglio d'Europa rivolgeva al Parco, attraverso il quale veniva poi verificata la corrispondenza delle iniziative assunte dall'amministrazione in rapporto alle raccomandazioni espresse dalla commissione delegata dall'Ue».

Nel novembre del 2011 ad Alberese, la "capitale" del Parco, è arrivato un comitato di esaminatori, composto da esperti altamente qualificati, che ha trascorso tre giorni nell'area protetta per decidere del rinnovo del Diploma. «La visita si è conclusa con tanti apprezzamenti e la proposta del rinnovo decennale - spiegano i dirigenti del Parco - La Commissione ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto negli ultimi dieci anni sottolineando il fatto che l'attuale direttivo, ormai in scadenza, e il comitato scientifico hanno risposto alle esigenze della conservazione, della ricerca e dell'educazione ambientale e nel contempo ha incoraggiato e promosso forme di economia compatibili con l'ambiente e con i fini istituzionali stessi dell'area protetta».

Tra le raccomandazioni per il futuro espresse dal commissario Hervè Lethie ci sono: «La realizzazione dell'area marina protetta dell'Uccellina e una più approfondita tutela del padule della Trappola, come zona umida di importanza internazionale per gli uccelli migratori (convenzione di Ramsar)».

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