[10/02/2012] News

Wwf e Fai chiedono di rivedere il progetto per la candidatura di Roma alle olimpiadi 2020

Dopo Legambiente anche Wwf e Fai chiedono di rivedere radicalmente il progetto per le Olimpiadi di Roma 2020 e per questo hanno inviato un dettagliato dossier  alla Presidenza del Consiglio e al Coni. Non è in discussione la candidatura della città per questo importante evento, ma è l'impatto ambientale che le realizzazioni previste dal progetto produrrebbero sul territorio. «Una candidatura da rivedere e risistemare, che in una città occidentale di un Paese avanzato non può essere pretesto per un aumento dei pesi e dell'estensione urbana in aree di pregio ambientale- hanno dichiarato Wwf e Fai, ma che deve essere l'occasione per  realizzare meglio le previsioni di piano regolatore, con servizi efficienti e collegamenti rapidi con il resto della città».

Sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi in questi giorni c'è grande movimento e si susseguono gli appelli di sostegno ma quello che evidenziano le due associazioni è tutt'altro.  Per questo Wwf e Fai  chiedono di avere la serenità per distinguere l'idea delle Olimpiadi a Roma dal progetto presentato, che, per come redatto e per alcune delle soluzioni individuate, rischia proprio di pregiudicare l'idea delle Olimpiadi a Roma.  Per le loro osservazioni,  le due associazioni  hanno assunto come riferimenti il Piano territoriale paesistico regionale, il Piano di bacino del Tevere, il Piano regolatore generale del comune di Roma, il Piano strategico di sviluppo 2011-2020 di Roma Capitale (Pss). Nel merito non sono condivisibili in particolare le localizzazioni del Villaggio Olimpico e del Villaggio Media,  vi sono alcune lacune che non permettono di valutare gli interventi di adeguamento su parte degli impianti esistenti, mentre alcune delle soluzioni relative alla mobilità non appaiono rispondenti alle esigenze prioritarie dei quartieri maggiormente popolosi di Roma oltreché difficilmente realizzabili. Nel progetto sono previsti prolungamenti della Metropolitana per 39,6 km, mentre la metropolitana C, che si sarebbe dovuta realizzare per il Giubileo del 2000 è ancora in fase di costruzione con la Corte dei Conti che dichiara la mancanza di risorse per completare il progetto.

«E' vero, le Olimpiadi rappresentano una grande opportunità e sono un evento di straordinario di fascino e bellezza e che Roma ha molti presupposti che le consentono legittimamente di  ambire a ospitare nuovamente i Giochi Olimpici e che la candidatura avanzata da Roma per i Giochi del 2020 valorizza gli impianti esistenti e potrebbe portare alla città risorse per migliorare servizi importanti- hanno sottolineato Wwf e Fai - E' però anche vero  che nei termini avanzati la candidatura di Roma aumenta il consumo di suolo della città in violazione  del Piano Paesistico Regionale e del Piano di Bacino del Tevere oltre che in deroga al Piano Regolatore. Se Roma intende dunque credibilmente ottenere la possibilità di svolgere le Olimpiadi deve decidere una diversa collocazione del Villaggio Olimpico e del Centro Media che, previsti a Tor di Quinto e Saxa Rubra, insistono in aree di pertinenza fluviale del Tevere su cui gli strumenti di pianificazione prevedono invece verde attrezzato e non cubature che dopo i giochi si trasformerebbero soprattutto in nuove residenze». Il Cio prenderà visione delle criticità delle varie aree proposte e proprio per questo Fai e Wwf chiedono a coloro che stanno sostenendo l'idea delle Olimpiadi a Roma,  «soprattutto agli sportivi che hanno rappresentato un'istanza largamente condivisibile, di fare in modo che prevalga il buon senso e che un bellissimo evento non diventi l'ennesima occasione per speculazioni edilizie e per aumentare la cementificazione della Capitale» hanno concluso le due associazioni.

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