[09/02/2012] News toscana

Legambiente: "no" all'impianto a biomasse di Patanella

Legambiente esprime la propria contrarietà alla realizzazione dell'impianto a biomasse in località Patanella. Innanzitutto va puntualizzato che il sito di Patanella, protetto dal 1971, è un'area umida soggetta alla convenzione di Ramsar di altissimo valore dal punto di vista naturalistico, paesaggistico e per la presenza di rara fauna e avifauna selvatica. Inoltre l'area, oltre a possedere numerosi vincoli, è a forte rischio idraulico. Ricordiamo innanzitutto che è di fondamentale importanza cercare, con le tecniche più innovative e avanzate, di ridurre la quantità significativa di proliferazione algale presente nella laguna di Orbetello, e non solo procedere alla raccolta. Ci rendiamo conto che comunque a oggi questo costituisce un serio problema per la necessità di smaltire una notevole quantità di alghe soprattutto in alcuni periodi dell'anno. Nel progetto presentato al Ministero dell'Ambiente per chiederne l'esclusione dalla procedura Via (che lo stesso Ministero non ha accordato) però oltre alle alghe, circa 10.000 tonnellate annue, si prevede che vengano utilizzati anche 10.000 tonnellate di altre biomasse non meglio identificate, fanghi provenienti sia dal depuratore di Terra rossa (3.000 tonnellate annue) che da altri siti non specificati (15.000), oltre a una quantità smisurata di inerti (22.000) e terre e rocce (18.000) che presumibilmente dovrebbero servire a miscelare il materiale ottenuto dal trattmento.

"Quindi - spiega Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - la quantità di alghe che dovrebbero essere trattate è in proporzione solo il 13% della quantità complessiva di materiali che giungerebbero all'impianto (biomasse, rifiuti umidi, fanghi, inerti e terra) per alimentare le due linee che verrebbero realizzate. La prima per la produzione di fertilizzante, la seconda che con un processo di digestione anaerobica produrrebbe biogas e conseguentemente energia elettrica (potenza 0,5 mW). Oltretutto essendo l'area ad alto rischio idraulico verrebbe realizzato un argine alto 3 metri al fine di proteggere la struttura da eventuali inondazioni. Un impianto di notevoli proporzioni come quello in progetto (si parla di oltre 4 ettari di superficie occupata, di cui oltre un ettaro di edifici e coperture) previsto in un'area così delicata e sensibile - conclude Gentili - è senza dubbio una scelta sbagliata".

Il traffico di camion in entrata e in uscita, inoltre, sarebbe di 100 automezzi al giorno: assolutamente insostenibile e fortemente impattante per l'intera area. Quindi, in conclusione, non si tratta di un piccolo impianto sperimentale per lo smaltimento delle alghe, ma di un grande impianto invasivo, realizzato in un'area di grande pregio naturalistico, che prevede l'utilizzo di una quantità notevole di materiali e rifiuti diversi per sostenerlo e alimentarlo. Legambiente chiede quindi con forza e decisione alla Regione Toscana, agli enti locali competenti (che per altro si sono già espressi contrariamente) nonché al commissario alla laguna di Orbetello, di non procedere nella realizzazione dell'impianto previsto nell'oasi di Patanella.

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