[07/02/2012] News toscana

Fotovoltaico a terra: ora la Regione spiega come si realizza

In Regione Toscana prosegue l'iter per la realizzazione del fotovoltaico a terra. Dopo l'individuazione di tutte le aree non idonee alla collocazione di questa tipologia di impianti e l'implementazione del Pit (Piani indirizzo territoriale) per la disciplina paesaggistica, ora la nuova delibera approvata dalla Giunta detta criteri e modalità per l'installazione, cioè spiega come dovranno inserirsi gli impianti nel territorio toscano e come si dovranno mitigare i possibili impatti sull'ambiente e sul paesaggio che questi possono provocare.

In sintesi si è passati da dove realizzare gli impianti a come realizzarli. Il documento rappresenta una sorta di "guida" dettagliata con indicazioni per il corretto inserimento degli impianti in modo da salvaguardare il paesaggio, le risorse ambientali e culturali, le produzioni agricole e agroalimentari, e al tempo stesso garantire il minore consumo possibile di suolo.

La proposta che è rivolta a tutti gli impianti a terra eccetto quelli di potenza inferiore a 20KWp che non riguardino aree sottoposte a tutela dei beni culturali o paesaggistici, si basa su quattro punti cardine: minor consumo di territorio, riutilizzo di aree degradate, progetti "ad hoc" in base alla specificità dell'area in cui l'intervento viene realizzato, e innovazione.

«Ogni progettazione dovrà partire dall'analisi del rapporto tra l'impianto e la preesistenza dei luoghi- spiegano dalla Regione- E poi dovrà tener conto di una serie di criteri che riguardano aspetti idrogeomorfologici, di localizzazione, le condizioni di interferenza nei coni visivi, le modalità di recinzione, quelle per i sistemi di sicurezza, e soprattutto le caratteristiche con cui si dovranno costruire gli impianti, le infrastrutture inerenti e la viabilità di accesso».

Il documento definisce infine le modalità che devono essere osservate durante la costruzione dell'impianto, nelle successive fasi di manutenzione e quindi nella fase della dismissione in cui si deve garantire il corretto ripristino dello stato dei luoghi.

E' auspicabile che questa (opportuna) attenzione ai dettagli per tutto il "ciclo vita" degli impianti, possa contribuire ad eliminare tensioni (talvolta poco giustificabili) che si sono avute in passato sul territorio.

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