[03/02/2012] News toscana

Fusti tossici di Gorgona: dal 4 febbraio via alle operazioni di recupero

Grazie ad un'ordinanza del Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Livorno, cominciano a chiarirsi la modalità di recupero dei fusti caduti nel mare in tempesta al largo dell'isola di Gorgona dall'Eurocargo Venezia della Grimaldi il 17 dicembre 2011. Si tratta, come spiega la Capitaneria di Porto di Livorno di «112 fusti in acciaio contenenti catalizzatore in fusti a base di nichel molibdeno (Solido Inorganico Autoriscaldante, Tossico N.O.S.-Classe IMO 4.2 -UN 3191 e due articolati)».  

Dopo la diffida del 21 dicembre 2011 della Capitaneria di Porto di Livorno al comandante della nave, ed alla società armatrice Atlantica di Navigazione di Palermo «Per adottare ogni misura atta ad eliminare gli effetti dannosi già prodotti o potenziali ed a prevenire il pericolo di ulteriore danno all'ambiente», la compagnia ha presentato il  20 gennaio il piano per «Le operazioni di individuazione, mappatura ed eventuale recupero dei relitti del carico perso in mare dalla nave Eurocargo Venezia», in base al quale è stata incaricata la Società Castalia.

Ora la Capitaneria di Poto di Livorno, «Considerato che le Autorità competenti hanno rilasciato le rispettive autorizzazioni/nulla osta per l'esecuzione del suddetto intervento; Considerata la necessità di garantire la sicurezza della navigazione in relazione allo svolgimento della sopracitata campagna di ricerca; Visti gli articoli 62 e 81 del codice della navigazione e l'articolo 59 del relativo regolamento di esecuzione», con un'ordinanza informa che «A partire dalle ore 08.00 del giorno 4 febbraio 2012 e per la durata presunta di circa 30 giorni, saranno eseguite operazioni di individuazione, mappatura ed eventuale recupero dei relitti del carico perso in mare dalla nave Eurocargo Venezia tramite l'unità specializzata Minerva Uno che procederà ad indagine geofisica e video con strumentazione a scafo e trainata/teleguidata (tipo Side Scan Sonar, Multi Beam, Magnetometro e ROV) per la individuazione e mappatura georeferenziata dei materiali sommersi».

La Minerva Uno  attuerà la campagna di indagine a circa 3 nodi di velocità, stazionando poi su target mappati e utilizzando robot subacquei a controllo remoto Rov). La Capitaneria informa che «Le attività verranno effettuate di giorno e di notte, senza soluzione di continuità, nelI'arco delle 24 ore».

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