[02/02/2012] News toscana

Padule di Fucecchio allo sbando: la denuncia del Wwf nella giornata delle zone umide

L'area umida interna più importante d'Italia è abbandonata a se stessa, senza controlli adeguati, senza un progetto complessivo di tutela. Si tratta del Padule di Fucecchio, e la denuncia arriva dal Wwf Toscana proprio nella  giornata mondiale delle Zone umide. «La zona palustre di rilievo internazionale per le migrazioni e la nidificazione e svernamento di molte specie di uccelli acquatici - informano dall'associazione ambientalista - continua ad essere lasciata in balia di una caccia spesso dimentica di ogni regola e ad essere priva dei minimi necessari controlli per un ambiente di questo valore, essendo tutelata come area protetta solo in una sua minima parte, circa un decimo della sua superficie».

Ultimo episodio di rilievo, raccontano dall'associazione ambientalista, è avvenuto domenica scorsa (29 gennaio), quando sono stati incendiati i terreni di proprietà (parziale) del Wwf nel Padule e si è inoltre assistito ad una sparatoria dopo il tramonto, e quindi in orario di caccia vietata, sulle anatre che di notte uscivano dalla zona di protezione per andarsi a cibare in altre aree.

Il caso dei terreni del Wwf  è emblematico della situazione che sta attraversando il Padule. L'Associazione ha ricevuto in donazione alcuni anni fa la proprietà (il 50%) di circa 40 ettari del Padule. Da allora ha chiesto a più riprese alla provincia di Pistoia di voler allargare la perimetrazione della Riserva Naturale per comprendere anche questi terreni (unica soluzione valida per la tutela dell'area), ma senza alcun risultato. Sul versante fiorentino del Padule, la situazione è ancora peggiore, con soli 25 ettari protetti dalla provincia di Firenze (contro i 200 della provincia di Pistoia).

A fronte di questo quadro il Wwf, che sporgerà denuncia contro ignoti per l'avvenuto incendio, torna a chiedere alle Amministrazioni di Pistoia e Firenze urgenti e non più procrastinabili azioni per l'ampliamento dell'area protetta nel Padule. «Siamo alle soglie della definizione dei nuovi Piani faunistico-venatori  provinciali e regionale ed è un'occasione che le province non possono e non devono perdere per cambiare finalmente qualcosa nel Padule. Se ancora una volta nulla sarà fatto per la migliore protezione dell'area palustre, il Wwf è pronto a percorrere anche tutte le possibili vie legali, compreso il rivolgersi alla Comunità Europea», hanno concluso dall'associazione ambientalista. 

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