[02/02/2012] News

Arrivano i parametri tecnici relativi alla gestione degli pneumatici fuori uso

Ad aprile scorso è stato emanato il regolamento per la gestione degli pneumatici fuori uso (Pfu ossia "gli pneumatici rimossi dal loro impiego a qualunque punto della loro vita, dei quali il detentore si disfi, abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi e che non sono fatti oggetto di ricostruzione o di successivo riutilizzo"). Adesso son stati individuati i parametri tecnici relativi alla loro gestione. E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri il decreto del ministero dell'ambiente e del territorio che stabilisce una serie di parametri per l'individuazione, da parte del Comitato di gestione, degli pneumatici fuori uso (Pfu) provenienti dai veicoli fuori uso, del contributo per la copertura e la gestione degli pneumatici dei veicoli a fine vita (gestione intesa come "le attività per assicurare, anche in forma indiretta, la raccolta, il trasporto, la selezione, il recupero e lo smaltimento degli Pfu, nonché l'attività di controllo sulle predette operazioni").

Dunque, il decreto individua il parametro del valore medio tra il numero di veicoli immatricolati o, per i veicoli non soggetti a immatricolazione, venduti nell'anno solare precedente a quello in cui si determina il contributo e la stima dei veicoli che saranno immatricolati o venduti nell'anno nel quale si determina il contributo per l'anno solare successivo, suddiviso per ciascuna tipologia di pneumatici attribuibili ai veicoli in base.

Così come individua il parametro del valore medio tra il numero di veicoli radiati per demolizione o, per i veicoli non soggetti a immatricolazione, demoliti nell'anno solare precedente a quello in cui si determina il contributo e la stima dei veicoli radiati nell'anno nel quale si determina il contributo per l'anno solare successivo, suddiviso per ciascuna tipologia di pneumatici attribuibili ai veicoli in base.

Stabilisce inoltre il parametro del numero medio di pneumatici installati, quello del peso medio pneumatico e quello del quantitativo di pneumatici usati provenienti dalla demolizione dei veicoli a fine vita venduti all'estero per il riutilizzo nell'anno solare precedente a quello in cui si determina il contributo.

Il tutto viene fissato in coerenza con il decreto ministeriale del 2011 (il numero 82) che regolamenta la gestione degli Pfu al fine di ottimizzarne il recupero, prevenire la formazione dei rifiuti e proteggere l'ambiente. Un regolamento emanato ai sensi della disposizione contenuta nel così detto Codice ambientale (articolo 228 del Dlgs 152/06, e successive modificazioni e integrazioni) che ha individuato Pfu come "particolari categorie di rifiuti" necessitanti di una disciplina specifica.

E che ha introdotto un sistema basato sulla "responsabilità del produttore", per il quale i produttori e gli importatori di pneumatici vengono obbligati a provvedere alla corretta gestione di un quantitativo di Pfu pari al quantitativo dei pneumatici che immettono sul mercato.

Il regolamento del 2011 dunque, definisce le modalità operative e gestionali del nuovo sistema che, però, non riguardano gli pneumatici per bicicletta, le camere d'aria, i relativi protettori (flap) e le guarnizioni in gomma, gli pneumatici per aeroplani e aeromobili in genere.

Individua chi sono i responsabili della gestione; come verranno determinate le quantità da gestire e i relativi contributi economici; chi riscuote i contributi ambientali e le modalità ripartire i costi di gestione; chi sono gli organi deputati al controllo e le sanzioni in caso di inadempienze.

Il sistema, inoltre prevede il pagamento di un contributo da parte degli utenti finali, che va indicato in fattura e dovrà coprire tutti i costi necessari per adempiere alla gestione di Pfu. Il contributo sarà approvato annualmente, anche se è prevista la possibilità di una "revisione immediata" dello stesso.

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