[26/01/2012] News toscana

Con il ticket trasporto (forse) i lavoratori fiorentini lascerebbero a casa l’auto privata

La Cisl di Firenze insieme all'associazione Ecologia e Lavoro, ha presentato stamani nel corso di un convegno, i risultati di una ricerca sulle scelte dei lavoratori fiorentini in merito al mezzo di trasporto per recarsi al lavoro. Sono stati somministrati 600 questionari ad un campione di lavoratori, con particolare riferimento ad aziende localizzate nella zona nord ovest della città, a rischio di ulteriore congestionamento per effetto dei recenti insediamenti. Dai dati emerge che è la rapidità l'elemento decisivo nella scelta del mezzo di trasporto per raggiungere il posto di lavoro per oltre la metà (53,9%) dei lavoratori fiorentini. Segue, distanziata, la comodità (29,4%).

Per questo 7 su 10 scelgono il mezzo privato. Questo dato ripropone il problema dell'efficienza e competitività dei mezzi pubblici, al di la della tradizionale affezione degli italiani per la propria auto, che oggi è in calo visto l'aumento dei costi di gestione. Ben un terzo di quanti usano mezzi propri però sarebbe pronto a convertirsi in tutto (10,3%) o in parte (23,9%) al mezzo pubblico se potesse contare su un ticket mobilità, sul modello dei ticket restaurant e oltre la metà (54,8%) ritiene utile l'inserimento dei buoni-trasporto nella contrattazione aziendale.

«I risultati di questa ricerca ci dicono che il ticket trasporto può essere un valido strumento da inserire nella contrattazione aziendale- ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Cisl di Firenze, Giovanni Ronchi-  Il buono-trasporto offre due grandi vantaggi: più soldi in tasca ai lavoratori, senza gravare sulle aziende visto che sono deducibili, e più risorse per il Trasporto pubblico locale in crisi. Per questo contiamo di farne un elemento importante della contrattazione aziendale". Il ticket trasporto- spiegano dal sindacato- analogamente al buono pasto viene distribuito dalle organizzazioni pubbliche e private ai propri dipendenti per contribuire in tutto o in parte alle spese di viaggio negli spostamenti casa-lavoro. E' un buono aziendale di un valore definito con cui è possibile acquistare biglietti e abbonamenti per il trasporto pubblico, biciclette, impianti metano/gpl per auto, corse di taxi e altri beni o servizi di mobilità.  L'entità del ticket viene stabilita liberamente e per l'azienda rappresenta una spesa deducibile (ai sensi degli artt. 62 e 75 del T.U.I.R.) che non va a formare la base imponibile contributiva aziendale.  Per i lavoratori rappresenta un benefit monetario che, non costituendo reddito da lavoro, è esente da oneri fiscali e previdenziali (fino a 258 euro all'anno). E' uno strumento ancora poco utilizzato, ma può generare concreti risultati per la riduzione del trasporto privato urbano: «se i ticket trasporto avessero la stessa diffusione dei ticket restaurant (quotidianamente sono 2 milioni e mezzo i ticket pasto distribuiti in Italia) avremmo una massa finanziaria rilevante spostata sulla domanda di servizi collettivi di mobilità» hanno concluso da Cisl 

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