[26/01/2012] News toscana

(Ri)bocciato l'impianto eolico di Poggio di Poder Nuovo

Questo parco eolico non sa da fare. La Regione Toscana, con la delibera del 27 dicembre 2011, n. 1206 D. Lgs. 152/06 come modificato dal D. Lgs. 4/08, ha bocciato definitivamente, e per la seconda volta, il progetto dell'impianto eolico Poggio di Poder Nuovo, nel Comune di Monterotondo Marittimo (GR), proposto dal Co.Svi.G. s.c.r.l.

Si trattava, è bene ricordarlo, «di un impianto eolico - si legge anche sul Burt - costituito da 6 aerogeneratori di altezza pari a 61,5 m, con rotore del diametro di 77 m; la potenza di ciascun aerogeneratore è di 1,5 MW, per complessivi 9MW».

Ma veniamo alle motivazioni della (ri)bocciatura: «l'area di progetto risulta posta tra il SIR "Campi di alterazione geotermica di M. Rotondo e Sasso Pisano" (distanza 1200 m ) e il SIR 101 "Cornate e Fosini"(distanza 2400 m); che, secondo le "Linee Guida per la valutazione dell'impatto ambientale degli impianti eolici" pubblicate a cura della Regione Toscana, il SIR 101 "Cornate e Fosini" rientra fra le aree critiche per aspetti naturalistici con fascia critica di 1 km, per presenza di significativi e rilevanti flussi migratori e di movimenti giornalieri di avifauna, ed è inoltre individuato quale area non opportuna per l'installazione di impianti eolici, per i seguenti principali elementi di criticità: alto valore avifaunistico in particolare per le specie legate alle praterie e agli ambienti rocciosi montani; territorio riproduttivo e di alimentazione di rapaci di alto valore naturalistico; che, secondo la Deliberazione G.R. 5 luglio 2004, n. 644, "Attuazione art. 12, comma 1, lett. a) della L.R. 56/00 (Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche). Approvazione norme tecniche relative alle forme e alle modalità di tutela e conservazione dei Siti di importanza regionale (SIR)", l'area ove è inserito l'impianto di progetto si distingue per la importante presenza di specie ornitiche rare (biancone, lanario), nidificanti o svernanti, legati agli ambienti rupestri e alle praterie».

Con queste e altre motivazioni, si arriva così alla sentenza: «il progetto di "Realizzazione di impianto eolico in loc. Poggio di Poder Nuovo" non è conforme alle attuali previsioni del Piano Strutturale comunale e dello strumento urbanistico vigente "; che il Comune di Monterotondo Marittimo, con nota del Sindaco del 22.05.2010, ha inoltre trasmesso copia della deliberazione del Consiglio Comunale n. 10 del 17/03/2010, con la quale il Consiglio assume e fa proprie le conclusioni del parere tecnico trasmesso con la sopra citata nota del 12.3.2010, allegata all'atto quale parte integrante, e approva un testo di osservazioni nel quale: - viene fatto riferimento alle osservazioni tecniche di cui sopra; - pur affermandosi una posizione favorevole alla produzione di energia da fonti rinnovabili, vengono evidenziati gli effetti di alterazione dei valori paesaggistici connessi ai parchi eolici, e viene sottolineata l'importanza delle scelte circa le modalità di realizzazione e di localizzazione dei relativi interventi, in relazione ad esigenze di pianificazione e programmazione e al sovrapporsi di effetti per il concentrarsi di molte proposte di intervento; - viene evidenziato il rischio di "decadenza delle regole democratiche nelle piccole comunità, sotto la spinta di prevalenti interessi economici"; - viene evidenziato che l'inserimento nel territorio comunale di impianti eolici delle dimensioni di quello in esame non fa parte del programma politico dell'Amministrazione; - viene sottolineata la criticità della localizzazione per il coinvolgimento del crinale e per le caratteristiche di naturalità della zona; - viene dichiarato che "non è accettabile che ... la localizzazione e la dimensione degli impianti vengano decise solo in base ad accordi tra le ditte produttrici e i comuni interessati, svendendo per pochi soldi i valori ambientali più significativi del territorio", e che il parco eolico in esame "rischia di compromettere la naturale vocazione turistica/agricola del [...] circondario" (...)».

Per una lettura complessiva della deliberazione alleghiamo il file in documenti. Tuttavia, anche se di solito le sentenze non si commentano, alcune osservazioni generali sull'eolico in Toscana, ma le rinnovabili in generale, è doveroso da parte nostra farle.

Da voraci lettori e produttori di notizie su tutto quanto è "rinnovabile" nella nostra regione, riteniamo che non si sia ancora capito sia dal basso, sia dall'alto, quali sono le priorità. Parlando di energia questa è (dovrebbe essere) quella di abbandonare progressivamente l'uso delle fonti fossili (e la fase di transazione necessariamente non può fare a meno del gas, per esempio).

Per portare avanti questa strategia non si può lasciare per strada alcuna delle fonti rinnovabili che sono - fotovoltaico, solare, eolico, geotermia, biomasse e idroelettrico - questo al netto della necessaria programmazione per migliorare l'efficienza e ridurre i consumi. 

L'eolico poi, tra le fonti rinnovabili, è quella ritenuta tra le più economiche e efficienti. Non è la sola, ma prenderla di punta come il nemico pensando di risolvere e raggiungere gli obiettivi (della Regione stessa e dell'Ue) solo con le altre, è pura fantasia. Anche perché pure per le altre, non c'è pace: vogliamo parlare dell'opposizione alla geotermia? Oppure al fotovoltaico e non solo quello a terra? L'impatto zero non esiste, bisogna rassegnarsi. 

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