[23/01/2012] News

Nucleare iraniano: embargo Ue su petrolio, oro e banche. Teheran minaccia di chiudere di nuovo lo Stretto di Hormuz

L'Unione europea ha adottato l'embargo petrolifero contro l'Iran. La decisione ufficiale è arrivata oggi e Il segretario agli esteri britannico, William Hague, ha definito le misure del Consiglio europeo «Una serie di sanzioni senza precedenti».

Dal documento approvato non si riesce bene a capire di cosa si tratti, ma fonti diplomatiche spiegano che le sanzioni prevedono «Un embargo immediato sui nuovi contratti sul greggio e prodotti petroliferi, mentre quelli già esistenti potranno essere rispettati fino a luglio», quindi la nostra Eni può tirare un breve sospiro di sollievo.

Il Consiglio dei ministri degli esteri dell'Ue ha adottato le decisioni sull'Iran che ribadiscono «Serie preoccupazioni» sul programma nucleare iraniano e in particolare sullo sviluppo di tecnologia nucleare militare, come emergerebbe dal recente rapporto dell'International energy agency.

Inoltre l'Ue è molto preoccupata per «Il recente avvio delle operazioni di arricchimento di uranio al 20% nell'impianto sotterraneo di Fordo, vicino alla città santa iraniana di Qom, che aggraverebbe le preoccupazioni ed i sospetti che l'Iran stia lavorando ad un programma nucleare militare. Secondo il Consiglio dell'Ue l'accelerazione dell'arricchimento dell'uranio de parte dell'Ira «E' una flagrante violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza e delle Nazioni unite e dell'undicesimo Board dell'Iaea».

Con il suo atteggiamento l'Iran contribuisce all'aumento delle tensioni nella regione. Per questo l'Ue invita l'Iran «A cooperare pienamente con l'Iaea, anche nel contesto della prevista visita del Deputy Director General for Safeguards».

Secondo i ministri degli esteri europei Teheran continua a rifiutarsi di ottemperare agli obblighi internazionali e di cooperare pienamente con l'Iaea e , «In questo contesto e in conformità con le conclusioni del Consiglio dell'1 dicembre 2011, il Consiglio ha concordato ulteriori misure restrittive nel settore dell'energia, tra cui il divieto graduale delle importazioni di greggio iraniano verso l'Ue, nel settore finanziario, anche contro la Banca Centrale dell'Iran, nel settore dei trasporti così come ulteriori restrizion i all'export, in particolare per l'oro l'oro e i "sensitive dual-use goods and technology"».

Ma il Consiglio ha anche individuato altre persone e soggetti da boicottare ed indesiderati, oltre ai Pasdaran e ribadisce comunque «Ancora una volta l'impegno di lunga data a lavorare per una soluzione diplomatica alla questione nucleare iraniana, in conformità con l'approccio dual-track».

L'Ue sottolinea che le misure restrittive concordate oggi riguardano elusivamente il finanziamento del programma nucleare «Da parte del regime iraniano e non si rivolgono al popolo iraniano». Se il governo di Teheran si comporterà «responsabilmente» le sanzioni verranno tolte. Il Consiglio Ue, che ha tra le sue fila l'imbarazzante presenza di 2 potenze nucleari militari (Francia e Gran Bretagna) e di diversi Paesi con centrali nucleari e che le testate atomiche le ospitano o le hanno ospitate, chiede che l'Iran ristabilisca la fiducia della comunità internazionale sul fatto che il suo nucleare sia esclusivamente pacifico e, mentre dice di rispettare «Il diritto agli usi pacifici dell'energia nucleare in conformità con il Tnp» il Trattato di non proliferazione nucleare che l'Iran ha firmato (a differenza di altri Paesi non sanzionati dall'Ue), invita l'Iran a rispondere positivamente all'offerta di negoziati avanzata dall'Ue a Teheran».

Mohammad Kossari, vice-capo del comitato parlamentare per gli affari esteri e la sicurezza nazionale, ha detto all'agenzia ufficiale iraniana Fars che «La Repubblica Islamica chiuderà il punto di accesso al Golfo Persico se con le nuove sanzioni dovessero essere bloccate le esportazioni di petrolio iraniano. Se ci dovesse essere una qualsiasi interruzione della vendita di petrolio iraniano, lo Stretto di Hormuz sarà certamente chiuso».

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