[19/01/2012] News toscana

Piombino: via libera all’accordo per gli interventi di riduzione di boro e arsenico nelle acque

Il Consiglio comunale di Piombino ha approvato a maggioranza l'Accordo di programma tra la Regione Toscana, l'Ato 5, la provincia di Livorno, i comuni della Val di Cornia e dell'Elba, che dà il via agli interventi per il miglioramento dell'acqua potabile attraverso la riduzione del boro e dell'arsenico e consente il superamento del regime delle deroghe. Dopo la prima approvazione della bozza dell'accordo il 31 ottobre scorso, e la ratifica della Regione Toscana con la convocazione della prima conferenza dei servizi, il documento è tornato in consiglio comunale per il via libera definitivo.

Nel merito, l'accordo prevede la realizzazione di collettori per la modifica della miscelazione e distribuzione dell'acquedotto Anello, la realizzazione di un impianto con resine a scambio ionico presso Torre del Sale per l'abbattimento del boro nelle acque provenienti da Macchialta e Franciana, la realizzazione di impianti di dissalazione, di pozzi e prelievi presso Forni e Suvereto, di impianti per l'abbattimento dell'arsenico con trattamento di resine e idrossido di ferro. Intanto tra fine gennaio e primi di febbraio entrerà in funzione il nuovo impianto, per l'abbattimento di arsenico nelle acque potabili realizzato nell'area di Franciana ed avrà una capacità di produzione pari a 260 litri al secondo, corrispondenti a 8.200.000 mc/anno (uno dei più grandi in Europa).

Gli interventi previsti dall'accordo dovranno essere completati entro il dicembre 2012 con un finanziamento complessivo di 20 milioni di euro circa, condivisi tra Regione Toscana (8 milioni e mezzo circa), Ato5 attraverso i proventi della tariffa del servizio idrico integrato (8 milioni circa), i comuni sottoscrittori per il fabbisogno residuo di 3 milioni e mezzo utilizzando fondi propri.

Come detto l'Accordo di programma è stato approvato a maggioranza (Pd, Mambrini del Gruppo Misto, Sinistra e Libertà), l'astensione dell'Italia dei Valori e di Giovanni Sironi del Pdl, con i gruppi di opposizione, Pdl, Futuro e Libertà e Gelichi del Gruppo Misto che sono usciti dall'aula al momento del voto. Più che i contenuti tecnici al centro della discussione è stato posto il problema delle tariffe, degli aumenti previsti e dei costi complessivi. «L'aumento delle tariffe risponde a meccanismi automatici di adeguamento previsti dalle leggi in vigore- ha precisato il sindaco Gianni Anselmi (Nella foto) - che poi sottolineato l'importanza di alcuni investimenti fatti negli ultimi anni, «molto innovativi e importanti, come il progetto Fenice e Cornia industriale, che hanno consentito un grande risparmio dal punto di vista idrico».

L'intervento che forse per alcuni aspetti (vedi dissalatori) potrebbe essere rivisto, in questo caso è finanziato con risorse pubbliche provenienti da tre filoni differenti e non solo dalla tariffa. Comunque in questo contesto di crisi vedersi aumentare le bollette non è piacevole, ma il 31 dicembre 2012 (data di scadenza delle deroghe) è alle porte, e l'Europa questa volta non farà sconti applicando sanzioni che poi ricadranno comunque sul Paese e sui suoi contribuenti.

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