[19/01/2012] News toscana

Scarpe made in Tuscany prodotte con criteri di sostenibilità

Le innovazioni di processo attuate con il progetto Eco High-Tech Shoes sviluppato nel distretto calzaturiero del Valdarno inferiore, hanno apportato alcuni elementi di sostenibilità. L'obiettivo della ricerca, finanziata dalla Regione Toscana e condotta in collaborazione dai Laboratori ARCHA, Scuola Superiore Sant'Anna e Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa, era quello di strutturare e supportare una filiera di eccellenza del comparto calzaturiero Toscano, al fine di creare, sviluppare, gestire e diffondere un nuovo prodotto, Eco High-Tech Shoes, cioè una calzatura  da donna che avesse caratteristiche tali da essere "appetibile" sul mercato, e contemporaneamente essere prodotta attraverso l'innovazione dei materiali, delle tecnologie e dei processi con particolare attenzione alla eco-sostenibilità.

Gli enti di ricerca, che hanno presentato i risultati del loro impegno durante un convegno tenuto lo scorso dicembre,  hanno lavorato a supporto di una filiera localizzata nel comprensorio toscano del cuoio, che comprende le aziende partner Everyn e Maruska (calzaturifici), ARS-Suola (suolificio), Giorgio (sacchificio) ed ARTEA (conceria). La ricerca sperimentale ha riguardato vari aspetti: l'innovazione nella progettazione ergonomica, l'innovazione sui materiali, l'innovazione sui trattamenti, l'innovazione sulla gestione ambientale.

Per quanto attiene i materiali l'organismo di ricerca Laboratori ARCHA srl, ha svolto uno studio su varie porzioni della calzatura: sottotacco, tacco, lamine, soletto di montaggio, suola. In particolare per il sottotacco: sono stati selezionati e testati nuovi materiali polimerici high tech provenienti da "fonti tradizionali" (petrolio: si tratta di tecnopolimeri, che offrono prestazioni meccaniche e visco-elastiche teoricamente migliori degli attuali materiali impiegati nel settore); nuovi materiali polimerici high tech provenienti da "fonti rinnovabili" (polimeri "ECO"); è stato effettuato uno studio relativo al riutilizzo di alcuni materiali polimerici di scarto dell'azienda, per ottenere delle mescole ad elevate performance tecnologiche.

Per quanto riguarda i trattamenti sono stai apportati processi innovativi sulle tomaie, sulle fodere in pelle e anche sui tessuti del packaging. In particolare spiegano i partner «il contributo del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale è consistito nella messa a punto di nanotecnologie di trasformazione superficiale per impartire al prodotto proprietà antibatteriche, antimicrobiche, antistatiche, adottando processi ambientalmente ed economicamente sostenibili».

Il Dipartimento universitario ha poi effettuato valutazione delle problematiche di impatto ambientale dei diversi prodotti e delle diverse metodiche di lavorazione/processo collaborando anche alla caratterizzazione dei materiali già impiegati o di materiali migliorativi di potenziale utilizzazione. Per quanto riguarda l'innovazione nella gestione ambientale è stata prestata una specifica attenzione ai rifiuti prodotti, ai consumi idrici, agli scarichi idrici, ai consumi energetici. Ad esempio per i sottotacchi e per le suole sono stati fatti studi sul riutilizzo degli scarti di lavorazione (ri-processabilità industriale degli scarti e riutilizzabilità degli scarti nel settore del  florovivaismo Toscano).

Infine, i partner che hanno partecipato al progetto appartengono ad una filiera corta locale integrata, il che contribuisce a ridurre gli impatti dovuti ai trasporti almeno a livello di produzione.  Il progetto ha fornito un prodotto  made in Tuscany avviato ora verso la fase di commercializzazione.

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