[17/01/2012] News

Imo/Onu: rivedere le norme sulla sicurezza delle grandi navi passeggeri

Il segretario generale dell'International maritime organization (Imo) Koji Sekimiz (Nella foto), ha chiesto l'apertura di un'inchiesta  approfondita sul naufragio della Costa Concordia, la grande nave  da crociera nominalmente italiana ma in realtà della multinazionale Usa Carnival, che si è schiantata sugli isolotti delle Scole all'Isola del Giglio. L'Imo, che ha sede a Londra, è l'agenzia Onu che si occupa della sicurezza dei trasporti marittimi e della prevenzione dell'inquinamento marino da parte delle navi

Intervenendo al  Sub-Committee on Stability, Load Lines and Fishing Vessel Safety dell'Imo Sekimiz ha sottolineato: «In quest'anno del centenario del Titanic, questo ci ricorda i rischi delle attività marittime». Il segretario generale dell'Imo ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, salite ormai a 11 dopo che  altri 5 corpi senza vita sono stati individuati oggi dai sommozzatori della Guardia Costiera, e poi ha aggiunto che «Le cause di questo incidente non sono state ancora stabilite. Dobbiamo aspettare l'inchiesta e, a questo stadio delle cose,  non dobbiamo fare speculazioni. Vorrei esortare l'amministrazione dello Stato di bandiera a svolgere indagini che coprano tutti gli aspetti di questo incidente ed fornirne i risultati all'International maritime organization».

Sekimiz  ha espresso tutta la sua gratitudine alla Guardia Costiera italiana «Per la loro operazione di salvataggio nel corso della notte dell'incidente e gli sforzi per dispiegare motovedette, rimorchiatori, elicotteri  e team di sub, che hanno portato al maggior numero di persone soccorse nella storia della Guardia Costiera Italiana. L'Imo non deve prendere alla leggera questo incidente. Dobbiamo pensare seriamente alle lezioni che dobbiamo trarne e, se necessario, rivedere la regolamentazione sulla sicurezza delle grandi  navi passeggeri alla luce delle conclusioni dell'inchiesta su questo incidente».

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