[16/01/2012] News

Le navi da crociera sottocosta sono un'abitudine anche a Giannutri

Quanto sta avvenendo al Giglio è un disastro annunciato che evidenzia, ancora una volta, una totale mancanza di rispetto e di considerazione verso le persone e verso l'ambiente. L'usanza da parte di chi comanda le navi da crociera di navigare a poche centinaia di metri dalle Isole dell'Arcipelago Toscano o addirittura di ancorare all'interno del mare protetto dal Parco Nazionale non è nuova e non accade solo all'Isola del Giglio.

Da parecchi anni il gruppo di Legambiente a Giannutri, che fa parte del Parco Nazionale sia a terra che a mare, denuncia il malcostume e l'arroganza di queste città galleggianti.

«A Giannutri, la piccola Isola a sud del Giglio - spiega il responsabile locale di Legambiente, Emanuele Zendri - ogni anno (più di una volta) arrivano navi da crociera che ancorano a poche centinaia di metri dalla costa. Incuranti di qualunque regola scaricano i loro gitanti per fare il giro dell'Isola. Ciò che portano non è ricchezza o cultura ma nafta, plastica, schiuma e danni ai fondali di questa stupenda Isola, basta pensare a quello che produce l'aratura dell'enorme ancora di questi giganti su una prateria di posidonia oceanica. E' possibile che ci si accorga del pericolo che portano queste navi ad ecosistemi così delicati solamente quando avviene il disastro?».

Il gruppo di Legambiente di Giannutri sottolinea: «La grande biodiversità delle Isole che compongono il Parco Nazionale dell'Arcipelgo Toscano viene vista dalle Compagnie da crociera ma anche da diversi amministratori, non ultimo il Sindaco del Giglio Ortelli, solo come mera fonte di denaro. Queste Isole meriterebbero ben altra considerazione e protezione perché la loro ricchezza non può essere valutata nel denaro che portano nelle casse di pochi. La loro ricchezza è nella possibilità che ogni visitatore ha, di entrare in contatto con un ambiente ancora intatto (per quanto ancora?), a patto però che lo faccia con rispetto e attenzione».

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