[13/01/2012] News

I Parchi nazionali non hanno l'obbligo di tabellare i confini

Una sentenza della Suprema Corte di Cassazione di recente pubblicazione sembra mettere definitivamente fine alle annose polemiche sulle perimetrazioni delle aree protette, spesso utilizzate da cacciatori, motocrossisti e altre persone che svolgono attività non consentite nei parchi di appellarsi contro sanzioni loro comminate: «In tema di tutela delle aree protette - dice la Corte - i parchi nazionali sono sottratti alla necessita di perimetrazione tabellare in quanto istituiti e delimitati con appositi provvedimenti, completi di tutte le indicazioni tecniche e topografiche necessarie per 1'individuazione, la cui conoscenza è assicurata dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Ne consegue che non può considerarsi scusabile, a norma dell'art. 5 cod. pen., l'ignoranza colpevole circa l'esatta perimetrazione dell'area protetta, stante 1'irrilevanza del difetto di perimetrazione tabellare.

Un cittadino di origine svizzera si era appellato contro una sentenza della Corte di appello di bari che lo aveva condannato perché cacciare nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia. In primo grado l'imputato era addirittura stato assolto per "carenza dell'elemento psicologico", in quanto asseriva di non sapere di essere dentro un Parco perché non c'era la tabellazione perimetrale.

Ma i successivi ordini di giudizio, confermati dalla Suprema Corte di Cassazione, lo avevano condannato perché è obbligo del cacciatore informarsi sui confini di un Parco Nazionale
Inoltre «I Parchi nazionali sono sottratti alla necessità di perimetrazione tabellare, in quanto istituiti con appositi provvedimenti completi di tutte le indicazioni tecniche e topografiche necessarie per l'individuazione, la cui conoscenza è assicurata dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale».

Insomma, la legge non ammette ignoranza, nemmeno nel caso dei confini di un Parco.

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