[13/01/2012] News toscana

Fusti tossici finiti in mare a Gorgona: ecco come sono andate le cose

Dopo le interrogazioni parlamentari e le manifestazioni, fonti delle Capitanerie precisano i contorni della vicenda e soprattutto la tempistica. La Capitaneria di porto di Livorno, appresa la notizia della caduta in mare dei semirimorchi nella stessa giornata del 17 dicembre, quando i fusti sono finiti in mare nelle acque a nord di Gorgona, avrebbe subito informato, oltre gli enti superiori, anche  le Prefetture di Livorno e Pisa, i Vigili  del fuoco e i Comuni di Pisa e Livorno.

Nella nota inviata si parla di 38 mila chili di «Catalizzatore a base di ossidi di cobalto e molibdeno esausto» contenuto in fusti, secondo la prima scheda tecnica rilasciata dalla compagnia di navigazione Grimaldi. Solo dopo la sostanza è stata definita «Catalizzatore a base di ossidi di nickel e molibdeno esausto».

La Capitaneria di Livorno avrebbe avviato subito  ricerche in mare, che non  hanno avuto esito, e poi ha inoltrato la diffida nei confronti dell´armatore proprietario dell'eurocargo Venezia della Grimaldi perché si impegni a ritrovare e rimuovere dal mare i fusti e che sembra aver sortito l'effetto sperato con l'assunzione, da parte dell'armatore, delle prime iniziative per ricercare e recuperare i fusti.

Visto l'esito negativo delle ricerche svolte in mare da motovedette e mezzi aerei della Guardia Costiera, sembra ormai certo, come avevano anticipato greenreport.it e Legambiente, che i fusti non galleggiano e che con ogni probabilità siano finiti tutti sul fondo del Banco di Santa Lucia, probabilmente tutti insieme o in diversi "rilasci" nell'arco di tre ore di navigazione, in un'area con fondali fra i 150 ed i 600 metri rimasta tracciata nelle registrazioni satellitari delle Capitanerie di Porto della rotta eseguita dalla nave nel giorno dell'incidente, registrazioni che sono già a disposizione del ministero dell'ambiente.

Se così fosse il rischio che i bidoni non riescano a resistere alla pressione sarebbe grande, per non parlare della difficoltà di rintracciarli se la "Venezia", invece di perdere quel carico pericoloso in una sola volta lo avesse "seminato" in più volte lungo la sua rotta nel mare in tempesta.

All'incontro che si terrà il 16 gennaio a Livorno con il ministro dell'ambiente Corrado Clini sulla vicenda dei bidoni finiti in mare a Gorgona ci saranno anche il Vice Presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano Angelo Banfi e la direttrice Franca Zanichelli. Il Prefetto di Livorno ha così corretto una svista contenuta nel primo invito, diffuso sulla stampa, che non comprendeva tra le istituzioni invitate proprio l'Ente Parco che si occupa della protezione di Gorgona e del suo mare.

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