[09/01/2012] News

Accordo Venezuela Perù per il petrolio dell'Orinoco. Chavez: «Diventeremo una potenza gasiera come Russia, Iran e Qatar»

La Venezolana de Television, televisione del governo venezuelano, ha annunciato che la società petrolifere peruviana PetroPeru parteciperà allo sviluppo dei campi petroliferi nel Bacino dell'Orinoco (la "Faja Petrolífera del Orinoco") in Venezuela. Il leader venezuelano Hugo Chavez dopo un incontro con il presidente del Perù Ollanta Humala ha annunciato: «A partire da oggi abbiamo un nuovo partner per lo sviluppo della Faja Petrolífera del Orinoco: PetroPeru. Gli investimenti nei progetti petroliferi della Cintura dell'Orinoco raggiungeranno nel 2012 i 5 miliardi di dollari, la produzione petrolifera passerà dagli attuali 838.000 barili al giorno a 1,5 milioni di Barili».

Chavez va in aiuto ad Humala (insieme a lui nella foto), un altro caudillo sudamericano, mentre la sinistra abbandona il suo governo proprio a causa di progetti petroliferi e minerari nelle aree comunitarie degli indios peruviani e al rivoluzionario presidente venezuelano non sembrano far molto impressione né la svolta a destra di Humala, che si circonda sempre di più di vecchi arnesi dei passati regimi autoritari, né la cattiva fama che si sono fatte in Perù le imprese petrolifere, sempre pronte a violare i diritti dei popoli autoctoni e colpevoli di disastri ambientali.

La Faja Petrolífera del Orinoco fa gola a molti: è uno dei giacimenti petroliferi più ricchi del mondo, si estende su 55.000 km2 e le sue riserve sarebbero di 84,6 miliardi di barili.
Il Venezuela il 31 dicembre 2010 aveva annunciate che le sue riserve petrolifere arrivavano in tutto a 296,5 miliardi di barili, mettendo il Paese al primo posto in termini di riserve. E' questa ricchezza la base del consenso al pittoresco socialismo bolivarista di Chavez.

Il presidente venezuelano oggi ha chiesto a Petróleos de Venezuela (Pdvsa) di trovare rapidamente la tecnologia per captare anche il gas della Faja Petrolífera del Orinoco, dato che ci sono molti candidati al suo sfruttamento Durante il programma "Aló", un vero e proprio show televisivo di Chavez che ha superato le 300 puntate, il presidente ha detto che «Durante la quarta repubblica le multinazionali dicevano che nella Faja non esistevano riserve di gas. Era tutta n una storia quel che dicevano, per loro era più facile bruciarlo che fornirlo». La Pdvsa avrebbe già pronto un progetto di approvvigionamento di gas per una centrale elettrica da 30 MW nell'area di San Tomé e secondo Chavez «Questo progetto si può moltiplicare per 10, per 20 e per 100, chissà per quante volte per piccole e medie unità produttive, così come per piccoli insediamenti. Bisogna solo appurare che si faccia un piano aggressivo e rapido che richiede la tecnologia per catturare il gas».

Chavez ha spiegato che nella Faja Petrolífera del Orinoco esistono circa 700 Tcf (Trilioni di piedi cubi). «ora che dobbiamo certificarlo, per questo la Pdvsa lavorerà per certificarlo e sottoporlo agli standard internazionali. Se verrà confermata questa quantità di gas, il Venezuela si trasformerà in una potenza gasiera come la Russia, l'Iran e il Qatar. Siamo sesti, perché abbiamo quasi 200 Tcf comprovati, includendo le riserve di Golfo de Venezuela, Golfo de Paria, del Corredor Gasífero de Tierra Firme ed ora la Faja del Orinoco».

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