[09/01/2012] News

Merkel e Sarkozy: barra dritta sulla Tobin tax (con l'appoggio di Monti)

Barra dritta sulla Tobin Tax. Con un guizzo per certi versi inaspettato, la cancelleria Merkel, al termine del vertice con Sarkozy, ha detto: «Combattiamo da anni per la tassa sulle transazioni finanziarie».

E il presidente francese ha aggiunto: «Applicheremo la regola sulla tassa finanziaria così come prevede la Commissione Ue. Gli altri verranno dietro». Germania e la Francia spingeranno per un accordo a livello dell'area euro (i 17 Paesi che adottano l'euro come moneta unica), se non sarà possibile un'intesa a livello di Unione europea.

L'Italia di Monti si era già detta favorevole alla vigilia del vertice, cambiando quindi l'idea che aveva il governo precedente.

Avanti senza indugio anche sui fondi salva stati messi in piedi dall'Unione Europea «devono essere più efficaci», ha chiesto Sarkozy «La Francia deve alleggerire il costo del lavoro per mettere fine a questa emorragia che sono le delocalizzazioni e tornare ad essere una terra di produzione», ha poi concluso.

Una risposta forte e chiara quindi al Regno Unito che di Tobin Tax europea non vuol sentirne parlare. Dal nostro punto di vista, invece, questa fiscalità che, secondo Bruxelles, sarebbe pari a 57 miliardi di euro all'anno, segnerebbero l'inizio vero della battaglia contro l'eccessiva finanziarizzazione del'economia. O meglio, farebbe pagare anche agli speculatori la crisi, non solo quindi ai soliti noti. Per l'Ue una parte di questi soldi verrebbe condivisa con gli Stati riducendo così i contributi nazionali.

Vediamo se l'Ue riuscirà a portare in fondo questa importante operazione che si spera possa poi far cambiare idea agli inglesi e poi al resto del mondo, perché una tassa solo europea avrebbe ritorni ovviamente limitati e conseguenze facilmente immaginabili. L'Europa ha deciso di fare da apripista e ci pare già qualcosa.

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