[02/01/2012] News

Liberation: «Sarkozy coinvolto nell'affaire Karachi»

Bustarelle per tre sottomarini e fondi neri elettorali?

Secondo il quotidiano francese Liberation il presidente Nicolas Sarkozy nel 1994, quando era ministro del bilancio, era al corrente del versamento di "bustarelle" relative alla vendita di tre sottomarini francesi al Pakistan (uno dei quali nella foto).

Il giornale cita  l'audizione di Gérard Philippe Menayas, l'ex direttore amministrativo e finanziario della Dcni, la branca internazionale della Direction des constructions navales,  secondo il quale Sarkozy avrebbe dato l'accordo alla costituzione di una società in Lussemburgo incaricata di ricevere i fondi neri per "ungere" gli intermediari. I giudici che si occupano della vicenda pensano che questi versamenti abbiano a loro volta prodotto delle "rétrocommissions" destinate a finanziare la campagna presidenziale del 1995 dell'ex primo ministro gollista Edouard Balladur e Sarkozy era il portavoce di quella campagna elettorale. Si tratterebbe di bustarelle per corrompere i pakistani per almeno 500 milioni di franchi.

Anche l'attentato avvenuto a Karachi nel 2002, nel quale persero la vita 15 persone, tra le quali 11 operai e tecnici francesi che lavoravano alla costruzione dei sottomarini, sarebbe collegato a questa v brutta storia di mazzette: l'attacco sarebbe stato un sanguinoso avvertimento al governo francese che aveva smesso di versare le "commissioni".

Nel settembre scorso un comunicato ufficiale dell'Eliseo affermava categoricamente che il presidente Sarkozy non aveva «Mai esercitato la minima responsabilità» nel finanziamento della campagna elettorale di Balladur.

Liberation  ha consultato il "procès-verbal" dell'audizione di  Menayas   che ha confermato che Sarkozy era d'accordo per la creazione della società lussemburghese Heine, la società che è una delle chiavi di volta dell'affaire pakistano. Ma sarebbero state realizzate anche altre strutture in altri paradisi fiscali per permettere all'Heine di pagare trafficanti di armi come Ziad Takieddine, già sotto indagine per aver ricevuto tra il 1994 e il 1995 185 milioni di franchi dalla Dcni. Traffici dei quali il ministro del bilancio Sarkozy non poteva certo essere all'oscuro.

Le rivelazioni erano già state in parte confermata dall'ex amministratore delegato della Dcni, Dominique Castellan, indagato dal 13 dicembre per «Abuso di  beni sociali». Liberation sottolinea che «L'audizione di  Menayas rafforza le conclusioni di un rapporto  della polizia lussemburghese del 10 gennaio  2010  che sottolineava che Heine era stata sviluppata nel 1994 con l'accordo di Sarkozy. Due commissari evocavano anche l'esistenza di  "rétrocommissions" per pagare della campagne politiche in Francia". 

L'Eliseo non ha voluto commentare le nuove rivelazioni, dicendo che tutto era già stati chiarito prima e i portavoce di Sarkozy ha definito l'indagine di Liberation «Favole ad episodi».

A dire il vero, nel novembre 2010, quando scoppio il bubbone, Sarkozy qualcosa ammise con i giornalisti: «C'è un documento che dimostra che in un momento o in un altro io ho dato istruzioni di creare una società lussemburghese? Può essere che il ministero lo abbia fatto in un dato momento, sono stato ministro del bilancio 2 anni, può essere. Ma io, mai! Io non lo so. Io non so niente.

Lberation sottolinea che «Anche se, fino ad oggi, nessun documento che porta la firma di Sarkozy non figura nell'istruttoria, questo non smentisce il suo coinvolgimento».

Menayas ha anche rivelato che è stato Benoît Bazire, allora alla  direction générale de l'armement, ad occuparsi della firma del contratto con i pakistani. Una cosa imbarazzante, visto che  Bazire, anche lui sotto inchiesta per abuso di  beni sociali dal settembre 2011,  è un fraterno amico di Sarkozy.

«Per quale ragione il signor Benoît Bazire seguiva lui in particolare i  contratti pakistani?» ha chiesto il giudice a Menayas che ha risposto: «Lo ignoro. L'ho appreso incidentalmente da lui stesso durante una riunione [...] tra marzo e giugno 1994. Quel che mi ha sorpreso durante questa riunione è che Benoît Bazire insisteva in modo particolare per essere informato in tempio reale di tutti gli avvenimenti legati all'avanzamento dei negoziati di questo contratto».

Manuel Valls, il responsabile della campagna elettorale del candidato socialista alle presidenziali François Hollande, ha detto che Sarkozy deve dare subito spiegazioni sull'affaire Karachi che ha definito «Affare di Stato» e  intervistato da France 2, ha sottolineato: che c'è  «Un bisogno crescente di verità e trasparenza. Lo dobbiamo alle famiglie delle vittime».

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