[02/01/2012] News

“Milleproroghe” salva (per un anno) l’indennità di presidenti dei Parchi nazionali

Sammuri: «Cancellata una ferita alla dignità degli Enti»

L'annuncio che il decreto "recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi" (il cosiddetto Milleproroghe), all'articolo 13, ripristina l'indennità di carica per i presidenti degli Enti parco, lo aveva dato il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, esprimendo «Piena soddisfazione per una decisione che costituisce il giusto riconoscimento all'impegno e alla responsabilità richieste per la guida dei Parchi nazionali e cancella una situazione offensiva nei confronti dell'intero sistema delle Aree protette . E' il risultato di un lungo lavoro di convincimento svolto dalla nostra associazione in modo collettivo e unitario. Un lavoro che ha potuto contare sulla sensibilità, sul senso di responsabilità e sulla coerenza innanzitutto del ministro Corrado Clini, oltre che del sottosegretario Antonio Catricalà, e sull'impegno del Direttore generale Renato Grimaldi e di capaci dirigenti come il capo dell'Ufficio legislativo Massimiliano Atelli e Maria Carmela Giarratano, responsabile della Divisione programmazione e sviluppo delle aree protette. Fa particolarmente piacere vedere che siamo di fronte ad una volontà concreta di affrontare con determinazione e celerità le questioni legate alla gestione di un settore cruciale per la salvaguardia dell'ambiente. Per questo abbiamo fiducia che presto potranno essere risolti altri problemi determinanti per il rilancio di un sistema da troppo tempo tenuto in sofferenza».

Sulla questione ritorna oggi il Wwf che sottolinea: «Il decreto Milleproroghe mette al riparo per un anno le indennità economiche per i presidenti dei 24 parchi nazionali italiani, rimandando all'1 gennaio 2013 l'applicazione delle disposizioni del precedente Governo che considerano tali cariche come meramente onorifiche e quindi gratuite. La questione non era troppo nota   ma i presidenti dei Parchi nazionali erano tra le funzioni pubbliche ad operare gratuitamente dall'1 giugno 2010. Infatti la manovra economica del maggio 2010 dell'ex-ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, aveva considerato tali cariche come meramente onorifiche e quindi gratuite. Sebbene questo inquadramento fosse evidentemente impossibile vista l'alta responsabilità, anche legale, che queste figure hanno nella tutela e gestione delle aree naturali di maggior pregio del Paese, garantendole dall'aggressione della speculazione edilizia e cementificazione del territorio e costituendo un presidio contro il dissesto idrogeologico e il bracconaggio, la questione non aveva trovato soluzione nonostante alcuni tentativi di emendamento fatti invano in quest'ultimo anno e mezzo. Nel frattempo la situazione è andata complicandosi poiché non si è presa immediatamente consapevolezza della norma e si sono continuate a versare le indennità di alcuni presidenti sino al giugno 2011 quando, a seguito di un'interpretazione della Ragioneria di Stato e di una nota del Ministero dell'Ambiente, non solo sono stati sospesi i pagamenti ma è stata chiesta anche la restituzione del versato, col paradosso che su parte di questo erano già state pagate le tasse del 2010. Con il provvedimento Milleproroghe il Governo Monti, grazie all'impegno del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, e anche grazie ad una ripetuta segnalazione del Wwf, sana questa situazione e proroga l'applicazione delle disposizioni dell'ex-Ministro Tremonti all'1 gennaio 2013. Una decisione importante che garantisce, in un momento di crisi così difficile, quel minimo di stabilità necessaria al governo dei parchi nazionali italiani e consente una maggior flessibilità nell'avvicendamento dei presidenti che certo non possono essere individuati solo tra coloro che ‘possono permetterselo' o che hanno interessi tali per cui è ininfluente la seppur minima indennità economica che andrebbero a ricevere.  Auspichiamo comunque che, al di là dell'aspetto formale della proroga, la questione trovi una soluzione definitiva entro il 2012 prima della scadenza prevista per l'1 gennaio 2013».

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