[28/12/2011] News toscana

La manovra Monti commentata dall'assessore Bramerini: bene le bonifiche "per lotti"

Gli effetti in campo ambientale del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, meglio noto come manovra Monti, sono molti, ed entrano nel dettaglio di diverse categorie lavorative. Abbiamo chiesto all'assessore regionale all'ambiente e all'energia Anna Rita Bramerini di commentare punto per punto le novità, che riguardano, ad esempio, la rateizzazione delle bonifiche a elevata complessità, ammorbidimento nella vendita al dettaglio di prodotti chimici, soppressione dell'Authority di vigilanza su risorse idriche, rivisitazione del sistema tributario per smaltimento rifiuti urbani, semplificazione per la gestione dei rifiuti a rischio infettivo.

Bonifiche siti contaminati

«Lo Stato decide col decreto "Salva Italia" ciò che la norma regionale prevede da tempo. Quanto riportato dall'art. 40 comma 5 del DL 201/2011 introduce una semplificazione che la Regione aveva già in gran parte previsto all'art. 20 comma 11 della LR 25/98. Infatti, nella nostra legge, è già indicato che sulla base alle caratteristiche della contaminazione e qualora ricorrano condizioni di interesse pubblico con riguardo allo sviluppo economico ed occupazionale, è possibile portare a termine un intervento di bonifica per lotti. Al comma 12 la norma regionale intende dare maggior forza e applicabilità al concetto di "intervento per lotti" prevedendo che sia possibile anche bonificare in un primo momento le matrici suolo e sottosuolo, svincolando di conseguenza il sito dall'obbligo di bonifica, purché in caso di contaminazione della falda sia anche attivato contestualmente un intervento di depurazione a lungo termine. Tale previsione è stata ripresa e ampliata nella recente DGRT 301 del 2010 "Linee guida e indirizzi operativi in materia di bonifica di siti inquinati.

Vigilanza servizi idrici

Non condivido la scelta di sopprimere l'istituenda Autorità per il controllo del Servizio Idrico Integrato. L'esito dei referendum del giugno scorso e il dibattito che li ha accompagnati avrebbero, a mio avviso, meritato il mantenimento dell'Autorità, separata e distinta dalle altre per ruolo e per la delicatezza della materia. Peraltro, nell'ambito della commissione degli assessori, anche attraverso il coinvolgimento della conferenza dei presidenti, avevamo sollecitato il precedente Governo alla costituzione dell'Agenzia, considerando che avrebbe dovuto provvedere, tra le altre, alla definizione delle tariffe a seguito del venir meno del 7% quale remunerazione del capitale investito non ammortizzato. Questa situazione sta determinando incertezza negli investimenti, anche in relazione alle possibili procedure d'infrazione che la comunità europea potrebbe aprire per l'inadeguato trattamento delle acque reflue.

Tributo rifiuti urbani

Il nuovo tributo comunale RES (Rifiuti e Servizi) sostituirà dal 2013 la TARSU e la TIA. Il meccanismo per calcolarne l'importo non è ancora chiaro, sarà stabilito da un decreto ministeriale da approvare entro ottobre 2012, che sarà applicato dopo un anno dalla sua entrata in vigore; nel periodo transitorio a partire da gennaio 2013 sarà applicato ancora il dpr 158/1999, cioè il regolamento per il calcolo della TIA.

Il nuovo tributo dovrà coprire per intero i costi di gestione, al pari dell'attuale TIA, per cui determinerà un aumento della pressione fiscale nei Comuni che attualmente sono ancora a Tarsu, quindi senza copertura totale dei costi di gestione. I comuni ancora a Tarsu in Toscana sono 194,  per una popolazione residente pari a circa il 35% del totale regionale. Da dati non ancora pubblicati elaborati da ARRR risulta che  nel 2009 a scala regionale la copertura dei costi dei servizi di gestione dei rifiuti urbani con i ricavi complessivi TARSU + TIA era pari al 97%; per i soli Comuni a Tarsu la copertura complessiva sempre nel 2009 era pari al 91%. Alla tariffa inoltre i Comuni applicheranno una maggiorazione pari a 0,30 euro per metro quadrato, a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni.

La nuova RES non sarà però soggetta a IVA, in quanto tributo ed è stato abrogata a partire da 2013 l'addizionale ex ECA pari al 10% dell'attuale TARSU/TIA. I Comuni potranno deliberare agevolazioni e riduzioni la cui copertura sarà assicurata da entrate diverse da quelle della RES.
Sembra che potranno restare in vigore i sistemi di tariffazione puntuale, di cui anche in Toscana esistono esperienze importanti. La Regione continuerà a monitorare l'andamento delle tariffe applicate al cittadino.

Rifiuti a rischio infettivo

Le semplificazioni degli adempimenti amministrativi a favore delle imprese che svolgono attività di estetista, tatuatore, acconciatore (etc.) sono un'occasione persa dal Governo di accogliere le proposte approvate lo scorso 7 luglio dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in materia di applicazione del SISTRI alle Aziende sanitarie. La prossima entrata in vigore del SISTRI, prevista per il 9 febbraio, rischia di aggravare in misura insostenibile gli adempimenti amministrativi a carico del sistema sanitario nazionale e su questo fronte un chiarimento ministeriale non è più rinviabile.

 

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