[20/12/2011] News

Clini: misure strutturali per lo smog in Val Padana e potenziamento dell'offerta dei mezzi pubblici

Legambiente: «Bene, ma le parole non bastano: servono più risorse e decisioni coraggiose»

Oggi il ministro dell'ambiente Corrado Clini dopo l'incontro con le regioni Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna e con il Comune e la Provincia di Milano, ha detto di aver intrapreso «Un lavoro congiunto per proporre all'Ue misure innovative in grado di risolvere il problema dell'inquinamento nel nord del Paese. Il territorio padano si trova in condizioni meteoclimatiche particolari, nonostante la Lombardia sia la regione con le minori emissioni pro capite il problema dello smog qui si fa sentire in modo molto più' importante. Oggi abbiamo inaugurato i lavori con questo tavolo tecnico e ci rivedremo il 16 gennaio per continuare questa piattaforma condivisa e individuare altre linee di azione per far fronte al problema».

Il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigioni, ha espresso «Un grande apprezzamento per aver gettato oggi le basi del piano nazionale per la qualità dell'aria» e ha sottolineato «L'azione di sostegno al trasporto pubblico con lo stanziamento di 40 milioni per le regioni del bacino padano, l'impegno preso da tutti i presenti per elaborare proposte di provvedimenti strutturali all'Unione Europea e la collaborazione con il ministero dell'ambiente nella comunicazione ai cittadini delle misure antismog».   Formigoni ha annunciato un incontro tra regioni e governo «In cui si parlerà del trasporto di merci e persone su ferro, il cui potenziamento e' indispensabile per il miglioramento della qualità dell'aria».

Il vice direttore nazionale di Legambiente, Andrea Poggio, ha detto: «Finalmente è ricomparso il ministro per l'ambiente nella lotta all'inquinamento dell'aria nelle regioni della Val Padana! Per anni il Ministero aveva brillato per la sua assenza, non aveva predisposto alcun piano nazionale, aveva lasciato soli le Regioni e i Comuni che di volta in volta avevano preso iniziative d'emergenza o strutturali. Condivisibili certamente le parole del Ministro: la richiesta di politiche concertate in tutte le Regioni del Nord, l'invito a potenziare l'offerta di mezzi pubblici, il sostegno al Comune di Milano per la predisposizione dell'Area C centrale a pedaggio (purtroppo unico Comune ad oggi a prevederla), l'enfasi verso misure "strutturali" (che noi leggiamo come continuità nelle politiche) e, infine, la richiesta all'Europa di maggiori poteri e finanziamenti per le politiche anti-smog. Peccato che molte delle dichiarazioni non siano ancora accompagnate da risorse economiche sufficienti (solo 40 milioni su 500 indispensabili per bus nuovi e puliti) e dalle decisioni più coraggiose. Come ad esempio i blocchi della circolazione dei camion più inquinanti, la riduzione della velocità massima, l'abbassamento a 20 gradi della temperatura di riscaldamento per tutto l'inverno, tariffe autostradali maggiorate per chi inquina. Speriamo che le lacune siano colmate nel prossimo vertice di gennaio. Intanto noi continuiamo a contare i giorni di superamento dei limiti di qualità dell'aria ed organizzare la rivolta del popolo pendolare inquinato!».

Il ministero dell'ambiente oggi ha annunciato anche «Accordi volontari per rilevare la propria impronta di carbonio, cioè le emissioni di gas serra nei processi produttivi». A firmarli aziende italiane come , Autostrade per l'Italia, Coop, San Benetto, Pirelli, Palazzetti (riscaldamento, gruppo San Marco, Le Fay e le industrie vitivinicole Conti Tasca d'Almerita ,Planeta, Marchesi Antinori, Mastroberardino, MontevibianoVecchio, Masi Agricola, Gancia, Michele Chiarlo AziendaVitivinicola e Venica&Venica. La task force ministero-aziende per l' abbattimento di emissioni è nata oggi a Roma e si basa sulla volontarietà. Il ministero dell'ambiente dovrà  validare questa impronta. «Stiamo lavorando su questo tema - ha detto Clini - a livello nazionale e internazionale per un programma che possa diventare prassi diffusa in Italia e in Europa con vantaggi molteplici perché oltre a consentire alle imprese di agire in modo attivo alla riduzione delle emissioni questa iniziativa ha il vantaggio di favorire tecniche di produzione e distribuzione che migliorano i prodotti lanciando un messaggio positivo ai consumatori».

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