[19/12/2011] News toscana

Tagli ai treni pendolari in Toscana: penalizzato, come sempre, il territorio maremmano

Anche per la Toscana i numeri sul trasporto pendolare su ferro  evidenziati nell'edizione  2011 di Pendolaria, la campagna nazionale di Legambiente dedicata alla mobilità sostenibile, mettono in luce una situazione drammatica. Nel 2011 i tagli al servizio ferroviario in Toscana sono stati del 3,3%, mentre gli aumenti dei costi dei biglietti già effettuati sono stati del 1,5%. E questo a fronte di un incremento di pendolari che va dai 2.600.000 del 2009 ai quasi 2.900.000 del 2011. Tra le tratte più penalizzate spiccano quelle della costa da e per la Maremma.

«La situazione per i pendolari in Maremma, come nel resto dell'Italia, è gravissima ha dichiarato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente- Continuiamo a sentire parlare di tagli a ogni cambio d'orario, lasciando al buio i pendolari che quotidianamente hanno bisogno dei treni per raggiungere il posto di lavoro. La Maremma continua sempre più il suo isolamento su ferro, costringendo le persone a usare l'auto e favorendo l'inquinamento con le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera. Nonostante Grosseto sia stata risparmiata, almeno a oggi e per ora, dai tagli ai treni- ha continuato Gentili- in Maremma la situazione rimane grave soprattutto per Orbetello e Follonica che subiranno un taglio di due treni a testa. Inoltre continuano a sussistere forti disservizi, frequenti ritardi, carrozze sempre più affollate e la stazione di Grosseto continua a essere poco adeguata rispetto al ruolo che dovrebbe rivestire». Tra le tratte penalizzate la Grosseto-Siena-Firenze con un disservizio sempre più significativo che allontana in modo drastico il capoluogo maremmano dal capoluogo toscano.

«Evidenziamo con forza che mentre in altre realtà della Toscana questo non avviene o avviene in modo minore, per la Maremma assistiamo a ogni cambio d'orario a una serie di tagli annunciati e reali che non riguarda solo i treni ad alta percorrenza ma anche i regionali e gli interregionali. Tra l'altro il passaggio da Intercity ad Eurocity e poi a Eurostar fast comporta un significativo aumento di prezzi» hanno concluso da Legambiente.

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