[12/12/2011] News

Nuova infrazione Ue: troppo zolfo nei carburanti delle navi

Le procedure d'infrazione a carico dell'Italia ammontano a 137 di cui 98 riguardano casi di violazione del diritto dell'Unione e 38 attengono a mancato recepimento di direttive. Ne sono state archiviate 4 (di cui 2 concernenti procedure già aperte e 2 ancora allo stadio di reclamo). E nonostante nessuna di queste riguardi il tema dell'ambiente, l'ambiente mantiene il primato con 36 procedure aperte. Un primato accresciuto dall'introduzione di una nuova causa a carico del Bel paese, quella che riguarda lo zolfo nei carburanti per trasporto marittimo.

Basti solo pensare che l'Italia è tra i paesi leader in quanto a richiami e infrazioni sulle direttive comunitarie Habitat e Uccelli. La Commissione europea continua a chiedere all'Italia di conformarsi a tre sentenze della Corte di giustizia dell'Ue una del 2008 e due del 2010 dato che la legislazione italiana non rispetta pienamente gli standard Ue in materia' di caccia e di protezione degli uccelli. E dato che per quanto riguarda l'applicazione della direttiva uccelli a livello nazionale, la diverse violazioni non sono ancora state corrette.

Adesso la questione riguarda alcune compagnie marittime di Genova che impugnano una sanzione amministrativa, emessa nei loro confronti dalla Capitaneria di Porto di Genova.

Esse fanno valere che in forza della Convenzione Marpol - quella per la prevenzione dell'inquinamento da parte delle navi - la loro nave battente bandiera di uno Stato contraente (Panama), che si trovava in un porto di un altro Stato contraente, sarebbe stata legittimata a utilizzare carburante con un contenuto di zolfo inferiore al 4,5%.

In Europa, però il limite è dell'1,5% ed è fissato dalla direttiva del 2005 (in Italia recepita dal d.lgs.152/2006, il così detto Testo unico ambientale o Codice ambientale - perché racchiudere la maggior parte della normativa in materia in unico testo).

Le emissioni da navi derivanti dall'utilizzo di combustibili per uso marittimo ad alto tenore di zolfo contribuiscono all'inquinamento atmosferico sotto forma di emissioni di anidride solforosa e particolato, nuocendo alla salute umana, provocando danni all'ambiente, a beni pubblici e privati e al patrimonio culturale e contribuendo all'acidificazione. Di tale inquinamento ne sono particolarmente colpiti gli uomini e la natura nelle zone costiere e nelle vicinanze dei porti.

Dunque, la riduzione del tenore di zolfo dei combustibili può presentare non solo vantaggi ambientali, ma anche vantaggi per le navi che li utilizzano, in termini di efficienza di funzionamento e di costi di manutenzione, e facilita l'utilizzo efficace di talune tecniche di riduzione delle emissioni quale la riduzione catalitica selettiva.

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