[21/11/2011] News

Clini: «E’ il cemento che non consente di far assorbire l'acqua»

Realacci: «Sulla gestione del territorio il nuovo governo dia un segnale di discontinuità»

Il neo-ministro dell'ambiente Corrado Clini,  intervenendo  alla cerimonia della seconda edizione della Giornata nazionale dell'albero, che si è svolta al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha detto che bisogna  «Rafforzare il ruolo delle politiche di difesa del territorio come politiche di crescita». Clini ha sottolineato quindi la necessità di «un impegno non difensivo,  ma quello di far crescere sul territorio economie diverse». Alla cerimonia erano presenti anche i ministri dell'Istruzione, Francesco Profumo; dell'Interno, Anna Maria Cancellieri; delle Politiche Agricole, Mario Catania.

Clini ha certamente recuperato dopo le ardite dichiarazioni fatte il giorno del suo insediamento alla trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora": rendendo omaggio a Sandro Usai, il volontario perito nell'alluvione delle 5 Terre, ha detto: «Ricordo prima di tutto  chi con tenacia e passione difende il territorio. Dal doveroso, commosso ricordo delle vittime di queste tragedie deve partire l'impegno a garantire per tutto il Paese la realizzazione di un Piano straordinario finalizzato alla messa in sicurezza del territorio e alla prevenzione del dissesto idrogeologico sulla base di una reale cooperazione fra Stato, regioni e enti locali».

Poi, da buon servitore dello Stato ha reso omaggio a chi lo ha preceduti, Stefania Prestigiacomo, «Raccolgo il testimone del mio ministro, noi siamo impegnati a rafforzare la politica del territorio. I disastri causano dolorose perdite umane ma anche effetti economici devastanti e costi per riparare molto più alti della prevenzione. Guardando alla serie storica degli eventi estremi degli ultimi 30 anni,  la frequenza è più  alta e la distanza temporale tra un evento e l'altro è più breve. Prima si trattava di qualche decennio, ora di qualche anno. Il nostro territorio deve adattarsi al clima che sta cambiando e gli alberi sono tra le infrastrutture importantissime che possono rendere gli effetti meno gravi. Il problema è il cemento che non consente di far assorbire l'acqua ma anche le fognature che sono tarate sul clima di 50 anni fa. Senza contare i fiumi interrati e l'uso che se ne è fatto da un punto di vista produttivo e umano».

Clini ha spiegato che «Anche per il 2011 grazie alla collaborazione del ministero dell'istruzione e dell'Anci, la risposta all'invito del ministero dell'ambiente da parte di scuole e comuni è stata massiccia: sono, infatti, oltre 1600 gli istituti scolastici e i comuni che hanno aderito alla Giornata e che metteranno a dimora simbolicamente nei propri giardini e nei propri spazi verdi, gli alberelli del Ministero dell'Ambiente con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, delle Regioni e delle aziende e Corpi forestali di Sicilia, Sardegna e Lombardia».

Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, commenta così le affermazioni di Clini: «Ci auguriamo che quanto affermato oggi dal ministro dell'ambiente Clini per quel che riguarda la prevenzione dal dissesto idrogeologico sia un segno di discontinuità con il precedente Governo, che di fatto aveva praticamente azzerato le risorse, già insufficienti, per la messa in sicurezza del territorio. La prevenzione in quella gran parte  di territorio italiano a rischio frane e smottamenti è una priorità del paese, per la tutela dei cittadini e per non dover pagare poi prezzi altissimi in termini di vite umane e per affrontare le emergenze. Un segnale concreto in tal senso può arrivare con maggiori risorse per la protezione civile e allentando il patto di stabilità dei comuni, soprattutto quelli delle zone più a rischio, da dove si potrebbero recuperare parte delle risorse necessarie per la prevenzione dal dissesto idrogeologico».

Tornando alla Giornata nazionale dell'albero, in un comunicato il ministero dell'ambiente spiega che «Grazie a questa iniziativa fra domenica e lunedì sono stati piantati in tutta Italia oltre 15.000 alberi e sono stati organizzati eventi, iniziative e manifestazioni in piazza per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla importanza degli alberi. In particolare, il ministero dell'ambiente, in collaborazione con l'associazione Green City Italia, con l'Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini e con i Comuni aderenti ha organizzato, in 25 città italiane l'iniziativa denominata "Bosco del Respiro". Si tratta di un'installazione artistica creata con 21 alberi autoctoni e, quindi, rispettosi della biodiversità dei singoli luoghi, alti 5/6 metri che comporranno un piccolo bosco posizionato nelle piazze più belle delle città aderenti (fra le altre, Roma, Milano, Bari, Torino, Firenze, Bologna, Palermo, Padova, Venezia, Cagliari, L'Aquila e Lampedusa, Ancona), a simboleggiare l'unione fra l'ambiente, la cultura e la storia. Il Bosco del Respiro è un invito ad una riflessione sull'importanza dell'albero in città e sul legame dell'uomo con la natura per rendere le nostre città più vivibili. Ogni installazione rimarrà alcuni giorni nelle piazze e al termine gli alberi saranno donati alle scuole della città ospitante che li pianteranno nei propri giardini».

A Roma il "Bosco del Respiro" è stato inaugurato a Piazza del Popolo alla presenza di Clini e del sindaco Alemanno, mentre in collaborazione con l'Associazione Patriarchi d'Italia, a Torino, Ferrara, Campobasso, Reggio Calabria e venivano messe a dimora alcune specie di alberi da frutta ormai rarissime, per evitarne l'estinzione.

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