[11/11/2011] News

Il Forum nazionale dell'agroalimentare "taglia" l'ambiente

La vera svolta "green" nel nostro Paese non è dietro l'angolo, anche in quei settori che un giorno sì e l'altro pure l'annunciano come quello agroalimentare. Oggi a Cremona prende il via il Forum nazionale dell'Agroalimentare, ma l'ambiente è stato escluso.

La denuncia arriva da Wwf Italia e Lipu-BirdLife Italia che segnalano l'esclusione dal Forum dei rappresentanti dell'agricoltura biologica e delle associazioni ambientaliste. Eppure c'è un tema caldo che necessiterebbe di un confronto a trecentosessanta gradi a livello europeo con tutti gli attori sociali ed economici: si tratta del "pagamento verde" (greening, basato sui comportamenti ambientali virtuosi delle aziende agricole) che rappresenta la principale novità della riforma della Pac (Politica agricola comune) che il Parlamento europeo si appresta a dibattere per il periodo post 2013.

Con la nuova Pac la Commissione europea intende affrontare le maggiori sfide ambientali globali riconoscendo alle imprese agricole un ruolo fondamentale in relazione al presidio del territorio, al mantenimento della vitalità degli ecosistemi, alla riduzione delle emissioni dei gas clima alteranti e allo sviluppo delle energie rinnovabili.

Questa direzione è ovviamente condivisa da Wwf Italia e Lipu che sostengono una riforma ecologica della Pac e ritengono in particolare che essa dovrebbe essere basata sul principio "i soldi pubblici per beni pubblici", con un giusto riconoscimento economico del lavoro che gli agricoltori svolgono per contrastare il dissesto idrogeologico del nostro Paese, la conservazione della biodiversità e l'adattamento ai cambiamenti climatici nel territorio.

Ma il "greening" del primo pilastro per la Pac del futuro, per le due associazioni ambientaliste è ancora debole rispetto alla complessità delle sfide ambientali che l'agricoltura europea dovrà affrontare e incapace, soprattutto, di premiare nelle giuste proporzioni quelle aziende che contribuiscono maggiormente alla tutela dell'ambiente con le loro buone pratiche e modelli gestionali innovativi. Al di la delle posizioni, la materia è consistente e indurrebbe ad aprire un confronto reale.

«Purtroppo dobbiamo prendere atto della non volontà di confrontarsi con associazioni come le nostre, che a livello europeo stanno seguendo il processo di riforma avviato dalla Commissione europea- ha commentato Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-BirdLife Italia. Le nostre proposte avrebbero sen'altro favorito un costruttivo confronto con tutti gli interessati alla sopravvivenza dell'agricoltura nel nostro paese» Wwf Italia e Lipu chiedono che il "greening" sia rafforzato e sottolineano come ad oggi il Governo italiano nell'ambito del negoziato europeo sulla riforma della Pac post 2013 non abbia adeguatamente interpretato e sostenuto le enormi potenzialità ed opportunità che le sfide ambientali possono offrire.

«Non condividiamo le posizioni critiche assunte dal Governo italiano sul "greening" - ha dichiarato Stefano Leoni, presidente del Wwf Italia - ed auspichiamo per questo nuove occasioni di confronto con il ministero, le Regioni e con il mondo agricolo italiano, convinti di lavorare tutti per un futuro sostenibile per l'agricoltura italiana. Auspichiamo vi siano nell'immediato futuro le condizioni per assicurare un fattivo coinvolgimento delle nostre associazioni nel processo di programmazione che seguirà l'attuale fase di riforma, quando dovranno essere definiti gli strumenti attuativi della Pac a livello nazionale e regionale».

Tra l'altro le aziende agricole italiane presentano per dimensione e modalità di gestione una particolare vocazione alla multifunzionalità e alle produzioni di qualità legate alla tutela del territorio e valorizzazione della biodiversità, sostengono le due associazioni, che evidenziano ritardi dell'Italia, anche dal punto di vista culturale, dai modelli di sostenibilità dell'agricoltura auspicati dall'Europa.

Lipu e Wwf Italia hanno scritto al ministro Saverio Romano e all'assessore Agricoltura della Regione Puglia, Dario Stefano, nel suo ruolo di coordinatore del tavolo agricoltura della Conferenza delle Regioni, manifestando il disagio e hanno rivolto un appello alle Associazioni agricole italiane: «Non tradite il patto tra la nostra agricoltura ed i cittadini - consumatori italiani ed europei, che chiedono alle imprese agricole di essere protagoniste della riforma verde della Pac, per affrontare con maggiore efficacia le sfide ambientali. Sfide ineludibili, come hanno dimostrato le alluvioni di queste ultime settimane, causate delle intense precipitazioni effetto dei cambiamenti climatici in atto sul pianeta». 

 

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