[10/11/2011] News

Il rinoceronte nero occidentale dichiarato estinto, probabilmente anche quello bianco del nord

Aggiornamento della Lista Rosa Iucn: ŤA rischio estinzione il 25% dei mammiferiť

In natura non resta più nessun esemplare di rinoceronte nero occidentale (Diceros bicornis longipes - nella foto), l'ultimo aggiornamento globale delle specie minacciate della Lista Rossa dell'International union for conservation of nature (Iucn), ha dichiarato la sottospecie estinta.
Ma sono praticamente tutte le specie e sottospecie di rinoceronti e molti altri grandi mammiferi ad essere a rischio.

L'Iucn spiega che «Malgrado le azioni dei programmi di conservazione, il 25% dei mammiferi sono minacciati di estinzione». Oltre all'avvenuta estinzione del rinoceronte nero dell'Africa occidentale, «La sottospecie di rinoceronte bianco dell'Africa centrale, il rinoceronte bianco del Nord (Ceratotherium simum cottoni), è oggi al limite dell'estinzione ed è stato classificato tra le specie probabilmente estinte allo stato selvatico.

Il rinoceronte di java (Rhinoceros sondaicus) conduce anche lui la sua ultima battaglia: la sottospecie Rhinoceros sondaicus annasmiticus si è probabilmente estinta in Vietnam nel 2010, in seguito al bracconaggio di quello che si pensa sia stato l'ultimo individuo. Anche se questo non segna la fine del rinoceronte di Java, però riduce la specie ad un'unica popolazione minuscola sempre in declino sull'isola di Java. Le minaccie maggiori che pesano su questi animali sono la mancanza di volontà e di sostegno politico in favore degli sforzi di conservazione n in numerosi habitat di rinoceronti, i gruppi criminali internazionali organizzati che li prendono di mira, la domanda illegale che aumenta senza sosta di corni di rinoceronte e il bracconaggio».

Simon Stuart, president della Species survival commission dell'Iucn, è arrabbiato ed addolorato: «Gli uomini sono i guardiani della Terra e noi siamo responsabili della protezione delle specie che condividono il nostro ambiente. Nel caso del rinoceronte nero occidentale e del rinoceronte bianco del nord, la situazione avrebbe potuto avere risultati molto diversi se le misure di conservazione suggerite fossero state messe in atto. Bisogna rafforzare queste misure immediatamente e in particolare gestire gli habitat in m oido da migliorare i risultati della riproduzione, per impedire che altri, come i rinoceronti di Java, scompaiano a loro volta».

Fortunatamente la salvaguardia ha già avuto diversi successi, per esempio la sottospecie del rinoceronte bianco del sud (Ceratotherium simum simum), la cui popolazione selvatica è passata da meno di 100 individui alla fine del XIX secolo agli oltre 20.000 odierni. Un altro programma di successo della salvaguardia di un grande mammifero è stato quello del cavallo di Prjevalski (Equus ferus) che nella Lista Rossa è passato dalla categoria "in pericolo critico di estinzione" a "In pericolo". All'inizio del 1996 il cavallo di Prjevalski era stato addirittura dichiarato estinto allo stato selvatico, ma grazie ad un programma di riproduzione in cattività e ad un altro di reintroduzione in natura, oggi la sua popolazione dovrebbe contare oltre 300 individui.

Tornando all'estinzione dei rinoceronti neri occidentali Stuart spiega in un'intervista alla Bbc: «Hanno avuto la sfortuna di vivere in luoghi nei quali semplicemente non erano in grado di avere la necessaria sicurezza sul posto. Dovete immaginare un animale che se ne va in giro con un corno d'oro, questo è quello che stiamo vedendo, e questo valore avrebbe c bisogno di un livello di sicurezza incredibilmente alto».

Perdiamo così un animale magnifico, il cui areale non molto tempo fa si estendeva in tutte le savane dell'Africa centro-occidentale. Un gigante lungo fino a 3,8 metri ed altro 1,6 metri al garresse, pesante fino a 1.400 kg e munito di due grandi corni che sono stati la sua rovina. Nel 1980 ne restavano forse 100 esemplari, decimati dal bracconaggio. Nel 2000 sopravvivevano 10 rinoceronti neri occidentali, probabilmente solo nell'ultimo habitat di questa sottospecie nel nord del Camerun, ma nel 2006 una ricerca nell'area non trovò nessun rinoceronte. L'Iucn lo dichiarò "sperimentalmente estinto", oggi è arrivata la certificazione dell'estinzione ufficiale in natura. Solo l'allevamento dei pochi esemplari in cattività può salvarlo e forse restituirlo all'Africa.

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