[03/11/2011] News

Fusione a Fukushima? La Tepco ritratta

Spunta un manuale “difettoso” per valutare la sicurezza nucleare. Reflui radioattivi nella baia di Tokyo

La Tokyo electric power company (Tepco) che gestisce il cadavere radioattivo della centrale nucleare di Fikushima Daiichi, ha ritrattato oggi la sua stessa valutazione di una reazione nucleare, o di una criticità relativa alla presenza di xenon.

Secondo il network radio-televisivo giapponese Nhk  la Tepco  ha detto giovedì che «La piccola quantità di gas xenon-135 rilevata nel containment vessel del reattore è stato il risultato della fissione spontanea nucleare di curio-242 e 244. Le due sostanze sono contenute nel combustibile nucleare. La quantità di xenon-135 rilevata e quasi pari all'ammontare che sarebbe stato prodotto se il curio radioattivo nel combustibile avesse subito una fissione spontanea».

Secondo la Tepco «Un evento critico avrebbe avuto come risultato livelli più elevati di concentrazione di xenon. La fissione spontanea si riferisce alla fissione nucleare di materiali radioattivi diversi dall'uranio e non dà luogo a criticità».

La Tepco ha detto che invierà la nuova valutazione alla Nuclear and industrial safety agency (Nisa) per una rivalutazione.

Quindi (se va bene) la Tepco avrebbe fatto l'ennesimo pasticcio prendendo un abbaglio con piccole quantità di xenon-135 che suggerivano la possibilità di un evento critico nel combustibile fuso nel reattore danneggiato.

Ma l'industria nucleare giapponese è sempre più screditata. Sono infatti venute fuori carenze nella valutazione della sicurezza nucleare: l'organizzazione incaricata di valutare la sicurezza degli impianti nucleari giapponesi ha ammesso di avere permesso che barre di combustibile nucleare passassero i controlli di qualità utilizzando un manuale difettoso, preso direttamente dal produttore giapponese delle barre.

 La Japan Nuclear Energy Safety Organization  nel 2008 ha effettuato controlli su 4 serie di barre di combustibile per i reattori e ora ammette di aver approvato 3 dei 4 set anche se il manuale diceva che le barre erano da 3 a 5 centimetri più corte rispetto alla lunghezza effettiva di 4 metri. Gli esaminatori non avrebbero  notato gli errori, perché non avrebbero controllate adeguatamente il manuale in anticipo. La Nisa, che controlla l'industria nucleare, dice che «L'organizzazione deve correggere queste carenze e migliorare le sue procedure di screening».

Intanto a Tokyo è venuto fuori che le acque di scarico di un cementificio contengono cesio a livelli molto più alti rispetto al limite fissato dal governo per lo smaltimento. L'impianto nella prefettura di Chiba, a est di Tokyo, utilizza le ceneri degli inceneritori della prefettura per la produzione di cemento. Si teme che siano contaminati da materiale proveniente da Fukushima io da altre prefetture che hanno subito il fallout radioattivo.  L'amministrazione di  Chiba dice che il gestore dell'impianto ha controllato le acque reflue scaricate nella baia di Tokyo una volta a settembre e una volta ad ottobre e che nei due prelievi ha trovato rispettivamente cesio radioattivo a livelli di 1.103 becquerel per chilogrammo e 1.054 becquerel/kg, da 14 a 15 volte superiori al limite fissato dalla Nuclear safety commission.

L'acqua scaricata in mare era stata utilizzata per pulire i filtri che rimuovono i materiali tossici dalle ceneri. Il 2 novembre il cementificio ha smesso di scaricare  le acque reflue e il governo della prefettura ha avviato prelievi di acqua nella baia di Tokyo vicino all'impianto.

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